Hamilton torna al simulatore per battere Verstappen: “Non mi è piaciuto, ma ci serve per vincere”
Lewis Hamilton è uno di quei piloti che non ama e che non ha mai amato il simulatore e non ha mai fatto nulla per dimostrare il contrario, a differenza di piloti che trascorrono giornate intere a provare e provare. Il sette volte campione del mondo però ha capito che se vuole provare a lottare con Verstappen deve fare qualcosa di più e l'inglese è ricorso al simulatore, che ha provato tra la gara della Stiria e quella dell'Austria, come ha mostrato anche sui social. Chi lo segue su Instagram, tra i giornalisti, ha notato quella immagine e gli ha chiesto del simulatore. Lewis ha risposto così:
Non guido quasi mai al simulatore. Forse faccio 20 giri all’anno. Non mi interessa il simulatore. Non posso dire che mi sia piaciuto il simulatore! Soprattutto dopo quelle poche gare difficili che abbiamo avuto, sono entrato solo per cercare di vedere se c’era un modo per cercare di aiutare la squadra a essere più preparata. Ci sono state un paio di cose buone, ma non mi ha cambiato la vita. Continuerò certamente a lavorare con loro, ma abbiamo piloti che fanno questo lavoro con il simulatore.
Le difficoltà della Mercedes e il nuovo dominio della Red Bull
La Mercedes non svilupperà più la vettura del 2021 a differenza della Red Bull, che fiutata l'occasione cercherà di ritornare iridata sia nel campionato piloti che in quello costruttori. Le frecce d'argento nel corso della stagione cercheranno di dare nuove componenti a Hamilton e Bottas che sperano di avere una vettura migliorata con cui poter poi cercare di tornare a lottare per il successo, e nel caso dell'inglese anche per il titolo Mondiale.
Per la prima volta da quando c'è l'era turbo – ibrida la Mercedes è rimasta a secco in quattro gare consecutive. Hamilton è rimasto a guardare, non è stato fortunato a Baku, come Bottas a Montecarlo, ma la superiorità della Red Bull è stata netta e il poker servito è stato eccezionale.