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Hamilton misterioso dice che c’è “un deficit” tra la sua Ferrari e quella di Leclerc: cosa significa

Lewis Hamilton con le sue parole dopo il Gran Premio del Giappone ha fatto riferimento a possibili differenze con la Ferrari di Leclerc. Cosa intendeva.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa lascia in casa Ferrari il Gran Premio del Giappone? La consapevolezza che c'è da lavorare e tanto per migliorare le vetture e renderle competitive come quelle delle altre big. D'altronde è quello che lascia intendere in modo tutt'altro che velato anche Lewis Hamilton, che nella sua analisi post-gara ha parlato anche di possibili differenze tra i due lati del garage della Ferrari. Parole che sono state interpretate anche come una sottolineatura di un deficit della sua vettura rispetto a quella di Leclerc.

Hamilton sulle differenze con la Ferrari di Leclerc

Il britannico ha riscontrato dunque problemi nella  monoposto con cui ha ottenuto il settimo posto a Suzuka, tre posizioni dietro il compagno di scuderia Leclerc. In pratica Hamilton ha fatto riferimento ad un componente “sottoperformante” della sua Ferrari: "Abbiamo trovato qualcosa sulla macchina che non è performante, quindi se viene sistemato… Perdo più di un decimo al giro". Il team ne è consapevole ma allo stesso tempo a suo dire: "Non sa perché sta accadendo".

Entrando nello specifico poi, il sette volte campione del mondo, ha spiegato che il problema sembrerebbe riguardare solo la sua Ferrari: "Nelle prime tre gare c'è stato un leggero deficit tra le due parti del garage su un elemento della vettura".. Di quale parte della macchina si parla? Il riferimento è alla zona inferiore, ovvero il "floor" dove potrebbe esserci qualcosa che non va.  Ma cosa intende Hamilton? Dito puntato sul possibile deficit rispetto alla vettura di Leclerc? In realtà le parole dell'ex Mercedes sembrano essere inerenti alla divergenza d'assetto delle due macchine nelle ultime gare.

Le differenze d'assetto a cui fa riferimento Hamilton

Hamilton che ad inizio stagione si è affidato al suo team per l'assetto, dalla Cina ha iniziato a quanto pare ad intervenire personalmente in modo più deciso sulla vettura. Una situazione che già in gara a Shanghai non ha prodotto i risultati sperati. In Giappone le cose sono ancora cambiate, visto che il team ha cercato un approccio più "conservativo" in merito all'altezza della monoposto, anche per evitare il bis rispetto a quanto accaduto in Cina con la clamorosa squalifica. D'altronde già prima delle qualifiche a Sky Hamilton ha spiegato: "Non so se siamo tutti sulla stessa barca da questo punto di vista, ma in modo particolarmente evidente dopo l'ultima gara, siamo un po' più in alto (con riferimento al fondo dell'auto) di quanto vorremmo essere".

E in questo ci sono state differenze rispetto a Leclerc: "Charles ha fatto un giro incredibile oggi per me. Abbiamo preso una direzione diversa per quanto riguarda l'assetto, e avevamo molto sottosterzo, e non siamo riusciti a gestirlo durante le qualifiche". Ora bisogna solo aspettare dunque il nuovo componente che dovrebbe permettere ad Hamilton di far sentire a suo agio Hamilton: ""Quando arriverà quel nuovo componente, si spera che il problema scomparirà e sarà lo stesso per tutte le auto".

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