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Hamilton ha rischiato di morire travolto da un’onda di 8 metri: “Ero vicino alla fine, ho pregato”

Lewis Hamilton in un’intervista ha raccontato di quando, in compagnia del grande surfista Kelly Slater, ha affrontato un’onda di 25 piedi alla Banzai Papeline delle Hawaii. Un’esperienza incredibile che portò il pilota Mercedes a pensare pure al peggio.
A cura di Alessio Morra
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Lewis Hamilton è uno dei più grandi piloti di sempre, ha scritto la storia della Formula 1 e a 38 anni lotta e combatta in pista come fosse un ragazzino alle prime armi (e contro tanti rivali molto più giovani di lui). Il coraggio e la sfida contro l'estremo fanno parte di lui. E anche al di fuori della pista non ha mancato in tutti questi anni appuntamenti da ‘only the brave'. L'inglese ha pure una smodata passione per il surf e in un'occasione se l'è vista davvero brutta. La storia è di qualche tempo fa, ma solo ora il pilota Mercedes l'ha voluta raccontare.

Hamilton ama il surf e in un'occasione ha fatto coppia con uno dei più grandi surfisti di sempre, uno dei più conosciuti pure al grande pubblico, e cioè Kelly Slater, un campionissimo capace di vincere una sfilza di titoli nell'arco di un ventennio, ma popolare pure per film, videogiochi e una decina di puntate in Baywatch, quando quella serie spopolava. Qualche foto dei due assieme sui social è sbucata, più d'una di Hamilton surfista. Ma fino a poche ore fa nessuno sapeva che il britannico, vincitore di 103 Gp in Formula 1, aveva (quasi) rischiato la vita surfando con Kelly Slater.

La storia l'ha raccontata Lewis che, in un'intervista a Robb Report, ha raccontato di quando si sentì in pericolo affrontando un'onda di 25 piedi (che corrispondono a quasi 8 metri) al ‘Gasdotto'. Hamilton scese in acqua e accettò la sfida di Slater che gli propose di surfare contro una grande onda nella leggendaria Banzai Pipeline alle Hawaii: "Kelly mi disse: ‘Non è possibile che tu vada lì'. Io gli ho risposto: ‘Esco'".

Il solito coraggio, forse un pizzico d'incoscienza, ma tant'è. Lewis torna in mare, si mette in scia a Slater: "Era un enorme tunnel, vedevo Kelly davanti a me. Dovevo solo assicurarmi di non farmi risucchiare. Così mi sono tuffato, mi sono aggrappato alla barriera corallina e ho pregato. Potevo sentire l'onda atterrare dietro di me, era come una bomba che esplode. La mia tavola è stata strappata e divisa a metà. Ho pensato di essere molto vicino alla fine".

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