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Hamilton contro tutti: “Vettel voleva buttarmi fuori pista, Verstappen mi ha assalito”

Il britannico, nonostante la vittoria, non risparmia una frecciata ai suoi rivali: “È stata una partenza folle. Vettel ha cercato di buttarmi fuori, poi sono stato assalito da Verstappen. Sapevo che prima o poi Max mi sarebbe arrivato addosso come un siluro” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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In Messico arriva la decima vittoria stagionale per Lewis Hamilton, la numero 100 per Mercedes, che avvicina ancora di più il britannico al sesto titolo mondiale della carriera: adesso al pilota inglese basteranno 4 punti laurearsi campione nel prossimo GP degli Stati Uniti. Una gara, quella messicana, che non è stata di certo una passeggiata per Hamilton, costretto ad evitare un contatto con Vettel in partenza e toccato subito dopo da Max Verstappen.

Lewis Hamilton - Getty images
Lewis Hamilton – Getty images

Un avvio non certi per deboli di cuore quello vissuto dal campione inglese che ha rischiato seriamente di dire addio con largo anticipo alla sua gara compromettendo la possibilità di chiudere la partita iridata già in Messico e lasciando a Bottas la possibilità di rosicchiare punti importanti: fortunatamente per lui è filato tutto per il verso giusto, ma il britannico non risparmia comunque una frecciata ai suoi colleghi.

La partenza è stata folle. Seb ha cercato di buttarmi fuori pista, poi sono stato assalito da Max, sapevo che prima o poi nella vita doveva capitarmi la volta in cui Max mi sarebbe venuto contro come un siluro e oggi è stata quella giornata. Mi sono quasi girato, sono andato sull’erba e ho cercato di raccogliere le forze, chiarirmi le idee e tornare in gara – ha dichiarato ai microfoni di Sky -. Collettivamente abbiamo fatto un lavoro grandioso con tutto il team, abbiamo fatto qualche cambiamento che doveva essere migliore in ottica gara e in effetti la macchina oggi era grandiosa. Sono davvero grato perché i ragazzi non mollano mai, continuano a spingere. Oggi abbiamo fatto un primo e terzo posto, è una prestazione grandiosa da parte nostra e di chi sta in fabbrica.

Una vittoria, quella ottenuta da Hamilton, con qualche brivido di troppo ma che permette al britannico di dormire sonni tranquilli in vista del prossimo GP degli Stati Uniti dove gli basteranno quattro punti per laurearsi campione del mondo per la sesta volta in carriera: una festa, quella di Hamilton, solo rimandata e che in Texas, a meno di clamorose sorprese, lo incoronerà re anche di un 2019 vissuto da assoluto protagonista.

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