Hamilton a rischio squalifica in Brasile: un’irregolarità nell’auto può costargli il Mondiale
Colpo di scena a Interlagos dove il campione del mondo in carica e secondo in classifica generale di Formula 1 è finito sotto investigazione. Lo ha confermato la FIA con un comunicato ufficiale a seguito delle verifiche fatte sulla vettura di Lewis Hamilton. Il problema riscontrato è una possibile infrazione a livello di ala posteriore-DRS per quanto concerne il parametro della distanza massima con un vantaggio prestazionale irregolare.
Secondo le verifiche effettuate, la distanza misurata dal delegato FIA sulla vettura di Hamilton è stata maggiore di quella prevista dal regolamento con un vantaggio irregolare che porterebbe alla penalizzazione, se confermata, della Mercedes del pilota inglese. Il regolamento al punto 3.6.3 sottolinea che la distanza tra i due profili dell’ala posteriore sia compresa tra 10 e 15 mm a DRS chiuso e tra 10 e 85 mm a DRS aperto: la distanza massima sulla vettura di Hamilton sarebbe stata superiore agli 85 mm consentiti.
Hamilton corre così un rischio concreto e senza possibilità di appello, perché si tratta di dati oggettivi sui quali la FIA ha già espresso in passato tolleranza zero. Se fosse confermata l'infrazione il pilota inglese verrebbe penalizzato e dovrebbe partire ultimo o dalla pit-lane domani nella sprint qualifying. A questo si sommerebbe la penalità di 5 posizioni per la partenza di domenica. Il che pregiudicherebbe moltissimo le chance di vittoria.
Dunque, il dominio espresso nella Q3 davanti al rivale per il titolo, Max Verstappen a Interlagos, conquistando il primo posto in griglia per la gara sprint di 24 giri di sabato, potrebbe essere inutile se la rilevazione di Jo Bauer, delegato tecnico della FIA risultasse confermata. Per Hamilton ci sarebbe un doppio handicap (ultimo posto nella sprint-lane e cinque posizioni di partenza perse nel Gp di domenica) che potrebbe costargli anche il mondiale.