Guido Meda: “Non mi posso giustificare per come ho narrato Valentino Rossi. Sono sempre stato così”
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La stagione MotoGP 2025 si preannuncia una delle più entusiasmanti degli ultimi anni. Con l'arrivo di Marc Marquez in Ducati, il passaggio di Jorge Martin in Aprilia e l'evoluzione delle altre case costruttrici, il campionato si prospetta pieno di colpi di scena. Per analizzare gli equilibri e le sfide che ci attendono, abbiamo intervistato Guido Meda, voce storica della MotoGP, con il suo inconfondibile entusiasmo, ci ha raccontato le sue impressioni sulla nuova stagione, sulle strategie dei team e sulle battaglie che infiammeranno la pista. È pronta a infiammarsi una nuova stagione su Sky Sport MotoGP insieme allo stesso team dello scorso anno: Meda, Sanchini, Sandro Donato Grosso e Giovanni Zamagni.
Ogni anno per te è un nuovo inizio. Come vivi questo momento dell'anno?
Devo dire che non lo vivo come un ritorno sui banchi di scuola, per intenderci, ma più come l'inizio delle vacanze. Durante l'inverno si lavora tantissimo – Guido Meda non è solo la voce della MotoGP, ma è da dieci anni Direttore di Sky Sport Motori, nda – per preparare la stagione, quindi quando finalmente si va in pista si raccoglie il frutto di quel lavoro. È stancante, ma anche la parte più bella del nostro mestiere. C'è una grande adrenalina che accompagna il momento della ripartenza, un misto di emozione e tensione, perché sai che ogni dettaglio sarà cruciale. Il pubblico non vede l'ora di vivere nuove emozioni e il nostro compito è raccontarle nel miglior modo possibile, portandoli dentro la gara.
Parliamo delle grandi novità del 2025. Marquez in Ducati e Martin in Aprilia cambiano gli equilibri?
Assolutamente sì. La mossa di Marquez era nell’aria da tempo, ma ora che è realtà cambierà tutto. Sarà una sfida epica con Bagnaia. Io un po' me l'aspettavo questa scelta di Ducati. Martin in Aprilia è un’altra grande novità, e credo che la squadra di Noale possa essere la vera sorpresa della stagione. Marquez porta con sé un bagaglio di esperienza e una fame di vittorie che lo rendono pericoloso per chiunque, e la Ducati gli darà i mezzi per esprimere al meglio il suo talento. Martin invece ha dimostrato di essere un pilota velocissimo e costante, e il suo passaggio in Aprilia potrebbe consacrarlo definitivamente come uno dei top rider della categoria.

Ducati ha deciso di mantenere alcune parti della moto 2024 anche per il 2025. Ti ha sorpreso questa scelta?
No, affatto. Ducati era già una generazione avanti rispetto alla concorrenza. Non aveva senso rivoluzionare un progetto vincente. Per me non è un fallimento. Hanno fatto aggiornamenti mirati. Una moto vincente si costruisce anche sulla stabilità, evitando cambiamenti troppo drastici che potrebbero compromettere l’equilibrio trovato. Ducati ha una filosofia precisa: migliorare i dettagli senza stravolgere il pacchetto. Questo approccio, basato su una crescita progressiva, le ha permesso di diventare la moto di riferimento e non vedo motivi per cui non possa continuare ad esserlo.
Tra gli italiani chi ti incuriosisce di più?
Parto da Bezzecchi. La sventura di Jorge nei test ha dato un’opportunità enorme al Bez. Gli uomini Aprilia sono stati davvero soddisfatti del lavoro fatto da Bezzecchi che sembra aver già convinto tutti. Bez va forte, nel 2023 ha fatto una stagione buonissima, lo scorso anno invece ha deluso, ma non ci dobbiamo dimenticare subito di ciò che di buono c'è. Morbidelli con il team di Valentino potrebbe ritrovare se stesso e sarebbe una chance enorme per il "Morbido". Ha bisogno di avere un ambiente sereno attorno a sé. Marini ha un compito difficile con Honda, ma sta lavorando sodo. Difficilmente però lo potremo vedere competitivo. Di Giannantonio, con la stessa moto di Marc e Pecco, sarà davvero sul pezzo perché Fabio è forte, forte, forte. Anche lui esce infortunato dai test, ma tornerà prestissimo. L’incognita più grande è Bastianini: la KTM non vive un momento facile e potrebbe essere limitato da questo. Non dobbiamo aspettarci che KTM dia nuovi componenti a Enea durante l'anno, ma anzi dovrà adeguarsi alla moto, una moto diversa, una situazione complessa. Non sarà semplice per il campione del mondo di Moto2 del 2020.
Sarà dominio Ducati?
Per me un filo meno del 2024. La moto di Borgo Panigale ha vinto tutti i gran premi tranne la gara del Texas che è stata vinta da Vinales su Aprilia. Proprio Aprilia la vedo meglio. Ha preso due piloti migliori di quelli che aveva, ha migliorato la moto, l'obiettivo dev'essere per forza quello di migliorarsi.
Arriviamo al "Dream Team" Ducati.
La sfida sarà entusiasmante. Bagnaia ha il vantaggio di conoscere benissimo la Ducati, ma Marquez è un fenomeno e darà tutto per conquistare il nono titolo e pareggiare Valentino Rossi. Secondo me ci saranno gare in cui uno dei due farà il vuoto, e altre in cui si sfideranno fino all’ultima curva. L'importante sarà che la rivalità rimanga nei limiti della correttezza sportiva. Bagnaia ha dimostrato di essere un campione maturo, capace di gestire la pressione e migliorarsi gara dopo gara. Marquez, dal canto suo, è un animale da competizione e farà di tutto per imporsi. La sfida tra questi due piloti sarà il cuore della stagione e potrebbe regalarci alcuni dei momenti più memorabili della MotoGP moderna. Sarà fondamentale, per entrambi, non farsi accecare mai e cercare di rimanere sempre all'interno dei confini di lealtà e sportività. Secondo me Marc ha quella fame lì di dire "adesso pareggio e poi supero Rossi". Poter dire sono stato migliore di Valentino, che ti sia simpatico o antipatico, è potente come risultato.
Chi vedi favorito per il titolo?
Difficile dirlo ora. Ducati parte ancora favorita, ma occhio alle sorprese. Aprilia ha fatto un salto di qualità, Yamaha e Honda stanno lavorando per tornare competitive. Non credo che vedremo il dominio assoluto della Ducati come nel 2024. La battaglia sarà più aperta. Le gerarchie potrebbero cambiare nel corso della stagione, e molto dipenderà dalla capacità delle squadre di sviluppare la moto e adattarsi alle piste. Un campionato lungo come la MotoGP richiede costanza e adattabilità, e questo potrebbe portare a colpi di scena. Però, vedo Ducati favorita e Bagnaia l'ultimo baluardo contro Marquez. Secondo me nelle piste sinistrorse Marc è favorito e non avrà rivali. Bagnaia dovrà essere bravo nelle restanti gare a calendario.

Bagnaia lo inserisci già nell'elité del Motomondiale o serve ancora un'impresa?
Per me è già nell'olimpo insieme a Rossi, Marquez, Lorenzo, Stoner. È già leggendario e dovesse fermare Marc farà ancora uno step in più.
Come ti senti a dover raccontare questa sfida? Gli hater non vedono l'ora di attaccarti.
Ma guarda io sono uno che ha vissuto questo mestiere sempre con spontaneità. La mia narrazione è sempre stata così. Poi se qualcuno deve trovare qualcosa che non va, preferisco dare retta a chi fa critiche costruttive e non agli hater o ai lover. Non ho mai ragionato troppo su come narrare un evento sportivo. Io posso dovermi giustificare per aver narrato e vissuto una delle ere più belle dello sport italiano grazie a Valentino Rossi? Anzi, io sono grato di averla vissuta, non sarebbe giusto pensare l'opposto, non sarebbe giusto nei confronti di Rossi, dei tifosi, di chi guarda le gare e della storia.
Se ci fosse da fare l'ultima telecronaca della tua vita, e potessi scegliere qualsiasi cosa, cosa vorresti commentare?
Mi piacerebbe commentare la prima Coppa America di vela in Italia, se mai ci sarà. Mi piacerebbe commentare l'ottavo titolo Bagnaia. Ci sarebbe un lungo elenco fantasie sportive che mi piacerebbe commentare. Chissà se si realizzeranno.