Guerra per l’eredità di Lauda, la vedova fa causa alla Fondazione: “Si starà rivoltando nella tomba”
Prima della sua morte il leggendario pilota di Formula 1 Niki Lauda, conscio che la sua ricca eredità avrebbe potuto creare dissidi tra le sue due famiglie (l'ex moglie Marlene Knaus e i figli nati da quel matrimonio Luka e Mathias da un lato, la vedova Birgit Wetzinger e gli altri figli Mia e Max dall'altro), aveva già disciplinato come sarebbe stato spartito il suo grande patrimonio da circa mezzo miliardo di euro dopo il suo decesso. L'austriaco si è difatti preoccupato affinché ognuno dei suoi eredi ricevesse gradualmente la propria parte di eredità per poter continuare a vivere bene. Questo ha fatto sì che finora tra le due famiglie dell'ex asso della F1 non vi fossero alcune controversie.
Evidentemente c'è però chi non è non affatto d'accordo con le disposizioni lasciate Niki Lauda dato che, secondo quanto riporta la testata austriaca Kurier, presso il tribunale regionale di Vienna vi sarebbero in corso ben due cause riguardo al regolamento successorio del tre volte campione del mondo di Formula 1 morto il 20 maggio 2019 all'età di 70 anni. Ad essere citata in giudizio è la Fondazione che l'ex pilota di F1 aveva fondato nel 1997 a cui dopo la sua morte è affidata la spartizione dell'eredità, ad intentare entrambe le cause è stata invece la vedova di Lauda, la 44enne Birgit Wetzinger che chiede di avere 30 milioni di euro.
La donna, che da due anni sta insieme al manager svizzero Marcus Sieberer, al momento riceve ogni mese dalla fondazione una quota di 20mila euro, oltre ai soldi per sostenere le spese di manutenzione delle ville di Vienna e Ibiza e le tre auto rimaste a lei dopo la morte del marito e per pagare gli stipendi delle cameriere, la retta scolastica dei figli gemelli Mia e Max (che oggi hanno 13 anni) e una quota extra per pagare le loro vacanze. Evidentemente però questo modo di ricevere la sua parte di eredità non piace alla vedova del compianto pilota di Formula 1, ed è probabilmente per questo che ha deciso di portare in tribunale la Fondazione ed intentare ben due cause contro di essa. Cause che fino ad oggi gli sarebbero costate oltre 300mila euro e per le quali aveva chiesto il gratuito patrocinio da parte dello Stato vedendosi però respingere la richiesta.
La conferma di ciò arriva anche dalle parole di un caro amico di Niki Lauda, rimasto anonimo, rilasciate alla rivista tedesca Bild. "Birgit ha avviato questi procedimenti. Il resto della famiglia è invece totalmente d'accordo con il testamento di Niki, rispettano ciò che voleva e vogliono difendere fino all'ultimo la sua eredità" ha difatti detto l'uomo alla Bild commentando poi la vicenda con un laconico "Niki si starà rivoltando nella tomba!" che lascia intuire quanto il leggendario pilota di Formula 1 ci tenesse affinché dalla sua milionaria eredità non scaturisse alcun tipo di dissidio.