GP Valencia, Joan Mir: “Il mio principale rivale per il titolo Mondiale della MotoGP? Il Covid”
Dopo la sua prima vittoria in MotoGP ottenuta domenica scorsa nel GP d'Europa di Valencia, questa domenica al termine del GP della Comunità Valenciana che andrà in scena sempre sul tracciato del circuito Ricardo Tormo Joan Mir potrebbe conquistare aritmeticamente il suo primo titolo iridato nella classe regina del Motomondiale. Il pilota della Suzuki dunque si appresta a vivere il fine settimana più importante della sua vita arrivando da leader e con un ottimo vantaggio sui più immediati inseguitori al penultimo appuntamento del Mondiale 2020. Con i suoi 37 punti di vantaggio sul compagno di squadra Alex Rins e sull'alfiere del team Yamaha Petronas Fabio Quartararo il maiorchino sembra essere molto tranquillo di riuscire a portare a casa l'ambitissimo alloro, ma più che i colleghi in pista è un altro il rivale più temuto da Joan Mir che potrebbe mettersi tra lui e la conquista del titolo di campione del mondo della MotoGP, vale a dire il Covid-19.
"Sto bene, motivato, non vedo l'ora che inizi il gran premio, che è molto speciale – ha infatti detto il 23enne di Palma di Maiorca alla vigilia del GP della Comunità Valenciana -. Cercherò di dare il massimo. Dopo la mia prima vittoria penso solo a vedere se posso ripetere, se mi trovo bene con la moto, di nuovo. È un altro weekend, cercherò di affrontarlo in questo modo. Penso che se è così, il weekend può andare bene.
Il tampone è stato come una qualifica – ha poi aggiunto il pilota Suzuki in merito al risultato del test molecolare effettuato prima del penultimo appuntamento con il Mondiale 2020 della MotoGP –. È importante, sappiamo tutti cosa sono in gioco in questo momento. Vedere che il tampone ha dato esito negativo è, sicuramente, in questo momento, la cosa più importante. Ogni volta cerco di prendere più precauzioni, di essere più responsabile e ridurre al minimo il rischio di contagio. Cerco di fare tutto a distanza, cerco di non essere in contatto con molte persone. Nemmeno con la squadra. In squadra, negli incontri, dovrebbe esserci tutta la squadra per parlare e invece ci colleghiamo tramite Zoom per comunicare con l'altra parte del team.
Non è che ho fretta di chiudere il Mondiale già questa domenica. Dobbiamo fare le cose per bene. Ma se riusciamo a chiuderlo questo fine settimana è meglio per tutti con quello che sta succedendo con il Covid – ha infine concluso Joan Mir –. Potrebbe esserci meno rischio che accada qualcosa. Questo fine settimana ci sarò. Ci siamo salvati con il tampone negativo, ma questa situazione è mentalmente estenuante perché è una pressione costante. La pressione di giocare un titolo non ci basta, abbiamo anche la pressione del Covid. È un extra in più. Mi piacerebbe chiuderla qui. In caso contrario, proverò nell'ultima gara".