GP Qatar, brutto incidente per Luca Marini, la vittoria della Moto2 a Nagashima
Niente MotoGP in Qatar ma riflettori accesi sul circuito di Losail per il primo round del Motomondiale che per la prima volta nella storia di questo sport si ritrova al via senza classe regina. Gli stringenti controlli imposti dalle autorità locali nei confronti di piloti e squadre provenienti o transitati dai Paesi colpiti dall’emergenza Coronavirus (qui le ultime notizie e aggiornamenti sulla situazione in Italia e nel resto del mondo) hanno portato alla cancellazione del round della classe regina ma sul tracciato qatariota non è mancato lo spettacolo con le classe minori del campionato a darsi battaglia.
Vittoria di Nagashima, Balda e Bastianini sul podio
In Moto2 è Tetsuta Nagashima (KTM Ajo) a vincere il GP, riuscito a risalire dalla 14° posizione in griglia di partenza imprimendo un ritmo che gli ha permesso di scavalcare senza troppi problemi i rivali fino a guadagnare il comando della corsa e staccare il gruppo degli inseguitori. Grande prova del 27enne nipponico che dedica la vittoria a Shōya Tomizawa che sullo stesso circuito dove anche l’indimeticato pilota giapponese aveva vinto per la prima volta. Due italiani sul podio con Lorenzo Baldassarri (Pons), vincitore della gara della passata stagione e da quest’anno uscito dalla VR46 Academy di Valentino Rossi, seguito da Enea Bastianini (Italtrans) che mancava dal podio dall’ultimo GP a Brno. Si è dovuto accontentare della piazza ai piedi del podio il poleman Joe Roberts (American Racing) che dopo aver battagliato per le prime posizioni non è riuscito a tenere il passo dei due azzurri. Quinto posto per Remy Gardner (Sag team) seguito da Jorge Navarro (Speed Up). A completare la top ten Marcel Schrotter (Intact GP), Aron Canet (Aspar team), Xavi Vierge (Petronas) e Thomas Luthi (Intact GP).
Brutta caduta di Marini, coinvolto in un incidente con Dixon
Si chiude male la gara di Luca Marini (team VR46) che dopo essere stato grande protagonista nelle prime fasi – alla partenza il Maro ha sverniciato il poleman Joe Roberts (American Racing) che ieri, in qualifica, ha segnato il suo stesso tempo, sottraendogli nel finale la partenza al palo, salvo poi ritrovarsi a dover cedere posizioni per il calo delle gomme – è stato vittima di un incidente all’ultimo giro. A innescare la caduta è stato il britannico Joe Dixon (Sprinta Racing) che lo ha infilato all’interno, finendo per toccare con il piede la leva del freno della Kalex del rivale.
Il 22enne fratello di Valentino Rossi è caduto malamente e visibilmente dolorante è stato trasportato al centro medico per una sospetta contusione al ginocchio mentre l’episodio è finito sotto la lente dei commissari. Chiude invece in zona punti il suo compagno di squadra, Marco Bezzecchi, 12° alla bandiera a scacchi, davanti a Fabio Di Giannantonio (Speed Up). 15°Stefano Manzi (Forward Racing), 18° Nicolo Bulega (Gresini Racing), 21° Simone Corsi, solo 24° il campione in carica della Moto3 Lorenzo Dalla Porta (Italtrans) nella sua gara di debutto in classe intermedia.
In Moto3 la spunta Arenas, 5° Suzuki
In Moto3 a spuntarla è invece lo spagnolo Albert Arenas (team Aspar) dopo una battaglia senza esclusione di colpi. Quarta vittoria in carriera per il 23enne di Girona che si è scambiato più volte la prima posizione con i rivali che non gli hanno reso vita facile fino alla bandiera a scacchi. Lotta serrata con il poleman Tatsuzi Suzuki (Sic58) Squadra Corse, scattato bene dalla pole, e Raul Fernandez (KTM Ajo) che questa mattina ha ribadito il suo grande feeling con il circuito di Losail. Protagonisti della battaglia anche Tony Arbolino (Snipers) e Darryn Binder (CIP), con il sudafricano che nel corso del penultimo giro ha staccato tardi in curva 1, finendo per falciare il pilota italiano che a sua volta si era un po’ allargato. Un vero peccato per il 19enne di Garbagnate Milanese che è riuscito comunque a rialzarsi, anche se costretto ad accodarsi.
La penalità cambiano il podio a Masia
Continui sorpassi che hanno portato anche a diverse penalizzazioni, come quella inflitta a Jaume Masia (Leopard Racing) che ha chiuso in terza posizione alle spalle di Johnn McPhee (Petronas) che nel corso dell’ultimo giro è finito con le ruote nel verde ed è stato costretto a cedere il terzo gradino del podio al giapponese Ai Ogura (Honda). Sanzionati di una posizione per aver ecceduto il limite della pista nel corso dell’ultimo giro anche Arbolino, Fernandez, e i piloti del team Gresini Moto3, Jeremy Alcoba e Gabriel Rodrigo. Per Alcoba si è trattata della seconda investigazione dopo quella per un contatto in curva 13 con Celestino Vietti (team VR46). Lo spagnolo ha toccato il posteriore del portacolori del team di Valentino Rossi che, perdendo il controllo della sua KTM, è finito a terra, riuscendo comunque a tagliare il traguardo in 28° posizione.
Foggia primo degli italiani
Primo degli italiani è Dennis Foggia (Leopard Racing), 7° al traguardo, 15° Tony Arbolino seguito dal suo ex compagno di squadra Romano Fenati (Max Racing team). 22° Stefano Nepa (Aspar) che ha chiuso davanti ai piloti del team Skull Rider, Davide Pizzoli e Riccardo Rossi. Solo 28° Celestino Vietti che dopo il contatto con Alcoba è riuscito comunque a tagliare il traguardo. Costretto ad alzare bandiera bianca in seguito a una caduta senza particolari conseguenze lo spagnolo Jose Julian Garcia che in Qatar ha sostituito nel team Sic58 Squadra Corse Niccolò Antonelli finito sotto i ferri per risolvere la lussazione alla spalla rimediata nei test di Jerez.