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GP Belgio, Pierre Gasly omaggia l’amico Anthoine Hubert: “Tornare a Spa è molto triste”

Alla vigilia del GP del Belgio Pierre Gasly omaggia l’amico Anthoine Hubert tragicamente scomparso lo scorso anno in una gara di Formula 2 proprio a Spa. Il francese dell’Alpha Tauri ha depositato un mazzo di fiori sulla barriera che costò la vita all’amico con cui ha condiviso gran parte del percorso per arrivare in Formula 1.
A cura di Michele Mazzeo
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La Formula 1 torna a Spa ad un anno dalla scomparsa di Anthoine Hubert, il pilota francese morto tragicamente nella gara di Formula 2 del GP del Belgio nel 2019. Una tragedia, quella avvenuta sul circuito belga, che ha toccato tutti i piloti, ma che ha segnato particolarmente soprattutto il pilota Ferrari Charles Leclerc (che lo scorso anno ha dedicato la vittoria in Belgio proprio a Hubert) e il driver dell'Alpha Tauri Pierre Gasly, grandi amici dello sfortunato francese con il quale fin da piccoli hanno condiviso il sogno di diventare piloti di Formula 1.

E alla vigilia del GP del Belgio Pierre Gasly ha voluto rendere omaggio all'amico prematuramente scomparso a soli 22 anni andando, al suo arrivo sul circuito di Spa-Francorchamps, a posizionare un mazzo di fiori  sulla barriera a Raidillon (curva quattro), proprio quella barriera che costò la vita al connazionale nel tragico incidente della Feature Race della Formula 2 del 31 agosto 2019. Lo stesso ha poi fatto Giuliano Alesi che, incolpevolmente, ha innescato la serie di incidenti che coinvolse quattro piloti e nella quale Hubert ebbe la peggio.

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Lo stesso Pierre Gasly ha spiegato quali sono le sue sensazioni al ritorno in Belgio e quale fosse il legame che lo univa al compianto connazionale tragicamente scomparso proprio sul circuito di Spa: "Quest’anno tornare in Belgio ricorderà anche un momento triste – ha detto infatti il driver dell'Alpha Tauri –, perché solo dodici mesi fa Anthoine Hubert perdeva la vita in quel terribile incidente in F2. Lo conoscevo dai tempi del karting – ha poi ricordato il francese –, da quando avevamo 7 anni ed eravamo nella stessa scuola organizzata dalla Federazione francese. Dai 13 ai 19 anni abbiamo anche condiviso un appartamento. Penso che tutti nel paddock -ha infine concluso – si prenderanno del tempo per rivolgergli almeno un pensiero”.

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