Gp Austria 2020, perché Hamilton è stato penalizzato in griglia di partenza
Perché Lewis Hamilton è stato penalizzato di 3 posizioni a circa mezzora dalla partenza del primo Gran Premio di Formula Uno in Austria? Semaforo verde dalla quinta posizione e non dalla prima fila nell'immediata vigilia della gara. La sanzione ha sostanzialmente ribaltato la decisione di ieri quando, per un cattivo funzionamento della telecamera Fia a bordo della monoposto, non è stato possibile rilevare la scorrettezza commessa dal pilota inglese.
Cosa ha fatto il campione del mondo inglese per meritare una punizione del genere? Ha superato le "tracks limits", i limiti di velocità, durante l'ultimo giro della Q3 scandito dalla bandiera gialla per l'escursione di Valtteri Bottas. Hamilton non aveva alzato il piede dall'acceleratore – come si dice in gergo – ma i commissari di gara della Federazione in un primo momento lo avevano assolto perché ritenevano non ci fossero prove sufficienti che mostrassero la sua violazione.
Altra domanda legittima: cosa ha fatto cambiare loro idea, togliendo di fatto l'ultimo giro all'inglese? Un intervento della Red Bull s'è rivelato determinante sottoponendo all'attenzione dei commissari della Fia alcune immagini che facevano riferimento all'episodio inizialmente emendato. In base al filmato, infatti, è possibile notare come Hamilton dopo curva 4 aveva preso in pieno le bandiere gialle mentre nella giornata di sabato gli steward avevano negato l'accaduto facendo invece riferimento alla curva 5.
La Red Bull, scuderia austriaca, ha giocato le sue carte e – testimonianza alla mano – è riuscita a frenare il pilota inglese costringendolo al primo appuntamento del mondiale di Formula Uno a partire dalle retrovie in griglia. Ecco perché dopo una revisione più approfondita la commissione ha deciso di punire il pilota iridato e lo ha retrocesso di tre posizioni in griglia.
