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Giovinazzi pensa solo alla Formula E a Roma ma non esclude il ritorno in F1: “Ad agosto capirò”

Lunga chiacchierata con il pilota italiano Antonio Giovinazzi in vista dell’e-prix di Roma 2022: dal presente in Formula E alle differenze con la Formula 1, alle aspettative per le due gare di casa nella capitale e per il futuro (senza escludere un ritorno in F1).
A cura di Michele Mazzeo
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L'avventura in Formula 1 di Antonio Giovinazzi si è conclusa al termine della passata stagione in seguito al ben servito da parte del team Sauber – Alfa Romeo che per il 2022 gli ha preferito il giovane Guanyu Zhou e gli ingenti finanziamenti provenienti dalla Cina. Quello che è, ad oggi, l'unico pilota automobilistico italiano nei Mondiali riservati alle monoposto, ha quindi scelto di proseguire la sua carriera nel campionato del mondo di Formula E con il team Dragon Penske dovendo quindi ripartire da zero mettendosi alla prova alla guida delle vetture 100% elettriche.

Un adattamento che, rallentato anche dal ritardo con cui si è unito alla sua nuova squadra (solo lo scorso dicembre), ha inevitabilmente bisogno di tempo ma che gara dopo gara sembra essere sempre maggiore. E dopo le palesi difficoltà riscontrate nei primi due appuntamenti di Diriyah in Arabia Saudita, già nella seconda tappa andata in scena in Messico sono stati evidenti i miglioramenti del pilota pugliese (prima che un problema alla sua monoposto lo mettesse fuori dai giochi) che ora, in vista delle due gare dell'E-Prix di Roma (in programma nella capitale il 9 e il 10 aprile 2022), si attende di fare un ulteriore passo in avanti.

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Quest'ultimo è infatti uno dei tanti concetti espressi da Antonio Giovinazzi in un incontro con alcuni media selezionati tra cui Fanpage.it organizzato proprio in vista del doppio appuntamento romano del Mondiale di Formula E. Doppio appuntamento per il quale il 28enne di Martina Franca, attesissimo padrone di casa, non vuole alzare troppo l'asticella delle aspettative conscio del fatto che si tratterà soltanto del suo terzo week end di gara nel campionato elettrico:

"Pronto è un parolone perché non voglio alimentare false speranze. Posso dire che i miglioramenti avvenuti tra la prima e la seconda gara sono stati molto importanti. Il format non ti da tanto tempo per prepararti, abbiamo fatto tutto in un giorno, non abbiamo giorni di test, siamo arrivati a questo campionato ai primi di dicembre – ha detto infatti l'unico pilota italiano in Formula E –. È difficile arrivare qui e competere subito alla pari con piloti che sono molto forti e hanno tantissima esperienza. Il mio obiettivo non è quello di puntare subito al podio e vincere gare, lo so che è impossibile, ma punto a migliorare gara dopo gara, cosa già avvenuta. Posso migliorare ancora e lo farò a Roma – ha quindi proseguito –. Però dire ora quando potremmo vedere Giovinazzi sul podio non so dirlo, ancora non mi sento a mio agio con tutto, con la vettura, con il format, quando questo accadrà è lì che potrò pormi degli obiettivi importanti".

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Un Antonio Giovinazzi apparso totalmente concentrato sul presente e sulla Formula E che, come ha detto lui stesso, è "un ragazzo che pensa poco al passato e al futuro": "Mi piace di più concentrarmi sul presente. È vero che il futuro è importante, anche prepararlo e capire cosa si vuole, ma senza un buon presente il futuro non è bello. Per adesso mi concentro su quello che ho e sul fare bene in Formula E, perché so che se faccio bene in un altro campionato, al di fuori della F1, come ho fatto in Gp2, in F3 e in Dtm, divento un pilota ancora più completo e il futuro può essere anche migliore" sono state difatti le parole del driver pugliese.

Nonostante ciò però la volontà di rientrare in Formula 1 da pilota ufficiale (ad oggi condivide il ruolo di terzo pilota in Ferrari con Mick Schumacher) sembra esserci ancora ma qualsiasi decisione sul proprio futuro è rimandata al termine della stagione di Formula E: "Onestamente anche la tempistica che ti dà la Formula E è importante perché abbiamo iniziato a fine gennaio e finiremo ad agosto. Quindi poi avremo quasi tre mesi per capire se ti è piaciuto, se vuoi continuare a fare questo, se c'è una strada migliore. Per ora mi concentro per fare bene qui e dopo agosto capirò cosa è meglio per me" ha difatti spiegato Antonio Giovinazzi che ad oggi vuole stare però concentrato esclusivamente sul presente e sull'E-Prix di casa tra le strade di Roma su "uno dei circuiti più spettacolari, belli e difficili dell'intera stagione". Per pensare ad un suo eventuale ritorno in Formula 1 dunque c'è ancora tempo.

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