George Russell terrorizzato urla in radio dopo l’incidente in Australia: è un appello disperato
Epilogo con enorme brivido per la gara del GP d'Australia della Formula 1 2024. Mentre la Ferrari si apprestava a certificare il ritorno alla vittoria con Carlos Sainze una doppietta grazie al secondo posto di Charles Leclerc, nel corso del 58° e ultimo giro è andato in scena un pericoloso incidente che ha tenuto col fiato sospeso tutti per diversi secondi. Il pilota della Mercedes George Russell, tradito da un ‘brake test' sibillino di Fernando Alonso che lo precedeva (e che per questo dopo la gara ha rimediato una pesante penalità dai Commissari FIA), è infatti andato a sbattere violentemente con la sua W15 contro le barriere finendo in mezzo alla pista con la macchina ribaltata.
Una situazione pericolosissima in quanto alle sue spalle stavano accorrendo tutte le altre vetture che da lì a poco si sarebbero ritrovate davanti all'improvviso il fondo della sua monoposto che si era poggiata sulla fiancata sinistra. La sua incolumità, così come quella degli altri driver che ancora dovevano percorrere quel tratto di pista prima della bandiera a scacchi, era dunque a fortissimo rischio dato che, contrariamente al resto della macchina, il fondo non ha alcun sistema di protezione riguardo agli urti (si pensi al fatto che basta toccare troppo violentemente un cordolo per danneggiarlo, figurarsi cosa può succedere nel caso fosse colpito in pieno da una vettura che procede ad alta velocità). E nonostante il violento botto di cui era stato vittima pochi attimi prima, George Russell se ne è reso immediatamente conto.
Si spiegano così infatti le urla terrorizzate lanciate in radio dal 26enne inglese mentre si trovava a testa in giù dentro l'abitacolo della sua Mercedes divelta nel bel mezzo della pista di Melbourne. "Bandiera rossa! Bandiera rossa! Bandiera rossa! Sono in mezzo alla pista" ripeteva infatti come un mantra il classe '98 evidentemente spaventatissimo dalla situazione in cui si trovava in quel momento. Il suo infatti era un appello disperato alla Direzione di Gara della FIA affinché sospendesse immediatamente la corsa di modo da mettere in allerta i piloti che seguivano. Piloti che comunque sono stati in qualche modo allertati dato che già al momento dell'impatto con le barriere i commissari di pista avevano cominciato a sventolare le bandiere gialle prima che il Direttore di Gara optasse per un regime di Virtual Safety Car che permettesse di concludere la gara a tutti i piloti con le posizioni cristallizzate e soprattutto senza che nessuno si sia fatto male.