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Furia Rossi per l’incidente in Moto 3: “È una roulette russa, non si gioca con la vita degli altri”

La manovra di Deniz Öncü ha provocato la carambola nella quale sono rimasti coinvolti altri tre piloti (Alcoba, Acosta e Migno). Un incidente potenzialmente mortale dal quale tutti, per fortuna, sono usciti illesi. Valentino Rossi: “Certi giovani esagerano, il loro comportamento in pista è troppo pericoloso”.
A cura di Maurizio De Santis
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Avvolgete il nastro e trattenete il respiro perché quando guarderete la sequenza delle immagini dell'incidente avvenuto ad Austin in Moto 3 vi verrà la pelle d'oca. La manovra di Deniz Öncü ha provocato la carambola nella quale sono rimasti coinvolti altri tre piloti (Alcoba, Acosta e Migno) e che, per fortuna, non ha avuto conseguenze che non siano spavento e rabbia per quel questo che ha messo a repentaglio la vita dei piloti (tutti illesi e un po' ammaccati per il ruzzolone a terra).

La dinamica toglie il fiato. Una volta effettuato un sorpasso Öncü rientra in traiettoria, piazzandosi davanti all'avversario e tagliandogli la strada. Le ruote si toccano, Alcoba perde il controllo del mezzo e viene disarcionato. Cade e scivola sul circuito. La buon stella fa sì che il suo corpo resti dietro il suo mezzo, che gli fa da scudo ed evita che le altre moto lo travolgano. Ma si trasforma in una sorta di rampa per i veicoli che prendono il volo e atterrano sulla pista, sbalzando i piloti come manichini. Basta avvolgere la sequenza videoclip e lasciarla scorrere a mo' di moviola per accorgersi di cosa è successo e capire perché al centauro del team Tech 3 è stata inflitta una squalifica per due Gran Premi. Non ci sarà né a Misano né a Portimão. E forse imparerà la lezione. Ma per molti un provvedimento del genere non basta anche alla luce della morte di Dean Berta Viñales in un incidente in Supersport.

Era il minimo che si poteva fare perché la situazione è fuori controllo – le parole di Valentino Rossi -. La manovra di Öncü è ancora più grave perché l’incidente era potenzialmente mortale. Migno, Alcoba e Acosta sono stati fortunati.

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Il ‘dottore' prende spunto dall'episodio per allargare il discorso e fa riferimento a un approccio sbagliato, a un "allenamento all'aggressività" a cui i piloti più giovani sono sottoposti fino al punto da sfumare la percezione del pericolo, oltre alle responsabilità della direzione di gara.

Certi giovani esagerano, il loro comportamento in pista è troppo pericoloso, devi rispettare la tua vita e quella degli altri. Insegnano loro a essere sempre aggressivi ma così non è sbagliato – ha aggiunto Rossi -. È stato un errore far ripartire la gara dopo l’incidente di Salac eo la prima bandiera rossa. Già le gare di Moto3 sono pericolose, fare ripartire la corsa per soli 5 giri l’ha fatta diventare in una roulette russa.

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