Fuga dal reparto motori della Ferrari F1: Vasseur corre ai ripari ‘saccheggiando’ la Renault
Mentre il Mondiale della Formula 1 2024 è in pausa in attesa del rush finale, in Ferrari prosegue il lavoro di riorganizzazione all'interno della Gestione Sportiva che negli ultimi tempi ha creato qualche grattacapo al team principal Frederic Vasseur. Mentre da un lato, con l'arrivo del nuovo direttore tecnico dell'area telaio Loic serra e del nuovo vice team principal Jerome D'Ambrosio dello scorso 1 ottobre, si è andato a completare l'organigramma per quel che riguarda i vertici che riportano direttamente a lui, dall'altro il francese ha dovuto fare i conti con un'inaspettata fuga di tecnici da quella che, fino ad oggi, era stata l'area della fabbrica di Maranello meno toccata dalla rivoluzione avviata fin dal suo arrivo.
Secondo quanto riporta la testata specializzata Funoanalisitecnica.com infatti più di un tecnico che lavora nel comparto power unit della Ferrari ha chiesto e ottenuto le dimissioni per lasciare Maranello. Una fuga di ingegneri verso i principali competitor (soprattutto Mercedes, Honda e Red Bull Powertrains) che sarebbe dovuta ad incomprensioni e disaccordi sulle metodologie lavorative messe in atto nell'area diretta da Enrico Gualtieri dal 2019.
Una situazione inattesa dunque, quella che si è trovato a dover affrontare Frederic Vasseur che sembra però esser riuscito a correre ai ripari sfruttando a proprio vantaggio la decisione presa dal costruttore con cui storicamente la Ferrari ha maggiormente rivaleggiato in Formula 1, vale a dire la Renault, che ha recentemente ufficializzato che a partire dal 2026 non produrrà più motori F1 e renderà dunque il team di cui è proprietaria, l'Alpine, un team clienti (probabilmente della Mercedes).
A rivelarlo è stato proprio il CEO della casa automobilistica francese, l'italiano Luca De Meo, che in un'intervista a L'Equipe ha svelato come Frederic Vasseur abbia ingaggiato diversi dipendenti, soprattutto ingegneri motoristi, della Renault chiedendo e ottenendo che un periodo di "gardening leave" azzerato o comunque molto ridotto rispetto a quanto previsto dal loro contratto con il costruttore transalpino.
"Abbiamo garantito che, con la nostra decisione, non ci saranno perdite di posti di lavoro, ma se ci saranno professionisti attratti dall'idea di progettare motori per la Formula 1 di cert non avranno problemi a ricollocarsi in altre squadre. Per esempio, Fred Vasseur, boss della Ferrari, ci ha chiamato per chiederci se poteva prendere qualcuno dei nostri tecnici e se potevamo risparmiare loro il periodo di gardening leave. Ok, la vita va così. Non imprigioneremo i nostri ragazzi" ha difatti svelato l'amministratore delegato del gruppo Renault riguardo alla ‘spesa' fatta dalla scuderia di Maranello tra gli ingegneri motoristi finora impegnati a progettare e costruire i motori F1 per le monoposto della squadra francese in fabbrica di Viry-Chatillon.
Evidente dunque che con questa mossa Frederic Vasseur sia riuscito a rimediare al buco lasciato dall'improvvisa fuga da Maranello di diversi tecnici dell'area motori, con la speranza che questi nuovi ingressi possano fornire alla Ferrari preziose informazioni sul motore Renault del 2026 (sul quale avevano iniziato a lavorare prima di arrestare le operazioni nel momento in cui è arrivata la decisione del board del Gruppo Renault di non produrre più power unit per la F1) che avrebbe potuto includere soluzioni e idee che magari in Ferrari non erano ancora state prese in considerazione.