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Formula 1, Mosley: “Attesa troppo lunga, mancanza di garanzie. Meglio fermarsi qui”

L’ex numero uno della Fia, la Federazione Internazionale dell’Automobile, Max Mosley ha tracciato il prossimo futuro della Formula 1: “Invece di studiare un piano B, ci si concentri sullo studio di una base finanziaria molto più solida per la prossima stagione”. Intanto è in bilico anche il Gp di Francia del prossimo 28 giugno.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il mondo dei motori è ancora fermo al palo. L'emergenza sanitaria per coronavirus e il diffondersi di una pandemia che non accenna ad arretrare ha costretto anche il Motomondiale e la Formula 1 a rivedere da capo ogni programma e calendario. Nessuna corsa, nessun modo di iniziare a scendere in pista, nessuna garanzia di ripartenza. Un'attesa che appare infinita e che sta pregiudicando l'intera stagione, così come in altre discipline.

A essere fortemente scettico non solo che si possa ripartire in tempo ma che sia anche utile e corretto farlo, è l'ex numero uno della Fia, la Federazione Internazionale dell'Automobile, Max Mosley che si è detto assolutamente contrario di creare un ‘pasticcio' organizzativo pur di riportare i motori in pista. L'ex presidente ha espresso il proprio pensiero senza girarci molto intorno proponendo come l'attuale stagione venga annullata direttamente: "Un'attesa lunga, mancanza di garanzie. Meglio fermarsi qui"

Fino a quando non sapremo cosa accadrà a livello globale con la pandemia e finchè l'emergenza sanitaria non calerà, non è possibile fare piani razionali per la F1

Programmare un piano finanziario per il futuro

"L'attesa rischia di peggiorare le cose soprattutto perché non c'è ad oggi alcuna certezza di poter recuperare. Non vi è alcuna garanzia che le corse possano ricominciare a luglio, anzi sembra sempre più improbabile che questo possa avvenire". L'intervista rilasciata alla ‘Dpa' vede un Mosley pronto a rinunciare a tutto e già proiettato berso la stagione prossima, da riorganizzare e riprogrammare con attenzione: "Più che concentrarsi alla ripartenza direi che è il momento in cui tutti dovrebbero studiare una base finanziaria molto più solida per il futuro".

La situazione: a rischio il GP di Francia

Intanto continuano i rischi di rinvio. Adesso tocca al GP di Francia, in programma il prossimo 28 giugno, dopo che le misure governative hanno prolungato il lockdown fino al prossimo 11 maggio. L'unica possibilità che il Gran Premio si corra è poterlo fare rigorosamente a porte chiuse. Intanto è allo studio un doppio piano di salvataggio;una stagione a 18 GP o – nel caso estremo – con corse ridotte ad un masso di 10 appuntamenti.

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