Formula 1, Jules Bianchi: cinque anni fa moriva il “fratello maggiore” di Charles Leclerc
Per il mondo della Formula 1 il 17 luglio rimarrà sempre una data triste. E anche a cinque anni di distanza nessuno si è ancora dimenticato. Proprio in quel giorno del 2015 infatti il pilota della Marussia, l'allora 25enne Jules Bianchi è morto dopo una lunga agonia seguita al grave incidente al Gran Premio del Giappone dell'anno precedente.
Il primo pilota di F1 morto per un incidente in gara dopo Ayrton Senna
Una morte che ha scosso l'intero mondo dei motori, in particolare il mondo della Formula 1 che a distanza di 21 anni ha tragicamente riscoperto come si possa morire in pista. Jules Bianchi, difatti, è stato il primo pilota di F1 a morire per le conseguenze di un incidente sportivo dopo Ayrton Senna nel maggio del 1994. Una morte che ha scosso il circus e i suoi piloti che ogni anno non perdono l'occasione di ricordare l'amato collega.
Chi era Jules Bianchi
Già, perché Jules Bianchi è stato al contempo uno dei piloti più amati e più promettenti della sua generazione. Nel 2013 il team Marussia ha realizzato il suo sogno offrendogli un sedile in Formula 1 con la Ferrari che tiene sott'occhio le prestazioni del francese in vista del futuro. Nel 2014 il classe '89 di Nizza ha segnato il suo miglior risultato nel Mondiale di F1 con un bellissimo nono posto a Monaco. Sembrava dunque fosse solo una questione di tempo prima che qualche top team gli offrisse una chance per battagliare per posizione più importanti.
L'incidente mortale di Suzuka
Sfortunatamente, questo tempo però non c'è stato. In uno degli ultimi GP di quella stagione, nel GP del Giappone a Suzuka, infatti, in una gara condizionata dalla pioggia, Jules Bianchi perse il controllo della sua monoposto uscendo di pista a causa dell'asfalto bagnato atterrando proprio sotto la pala di un mezzo di soccorso che si trovava in quel posto per recuperare la vettura di Sutil anche lui finito fuori pista qualche minuto prima. Il pilota francese è stato portato subito in ospedale ma le sue condizioni fin dall'inizio sono apparse disperate: Jules purtroppo non riprese mai conoscenza e dopo un anno, il 17 luglio 2015, la sua famiglia decise di lasciarlo andare.
Il ricordo dell'amico Charles Leclerc e della Formula 1
Ogni anno, ex e attuali piloti di Formula 1 (ma anche altre figure che fanno parte del grande circus F1) ricordano la morte di Jules Bianchi, in particolare il pilota della Ferrari Charles Leclerc che fin da piccolo ha trascorso molto tempo con il francese inseguendo il loro sogno di diventare driver della Formula 1, crescendo insieme a lui come pilota e come uomo tanto da considerarlo come un fratello maggiore.