Formula 1: i Gp di Brasile, Messico, Stati Uniti e Canada cancellati dal Mondiale 2020

Dopo quattordici anni la Formula 1 torna a Imola. Liberty Media nel pomeriggio di venerdì 24 luglio ha annunciato che l'Italia avrà dunque tre Gran Premi nel Mondiale 2020, e contestualmente ha dato il bentornato alle gare del Portogallo, si correrà nel tracciato di Portimao, e al mitico Nurburgring. Il calendario si sta ampliando e tra qualche settimana saranno aggiunte ufficialmente le gare del Bahrain e di Abu Dhabi, che chiuderà la stagione. In bilico la Cina. Sono invece definitivamente escluse dal calendario i Gp di Brasile, Stati Uniti, Messico e Canada.
Stati Uniti, Brasile, Messico e Canada fuori dalla F1 2020
Con un tweet la Formula 1 ha annunciato la cancellazione dal calendario di quattro Gran Premi storici: Brasile, Stati Uniti, Messico e Canada che danno tutti appuntamento direttamente al 2021. La decisione è ufficiale ed era nell'aria, perché a malincuore la Formula 1 ha deciso di evitare in modo totale di superare l'oceano. Il Mondiale 2020 prevede, finora, solo gare europee, a cui dovrebbero aggiungersi quelle del Bahrain e di Abu Dhabi.
Brasile, Stati Uniti, Canada e Messico: la storia della Formula 1
Il Brasile da cinquant'anni era una tappa fissa del calendario, lì si sono disputate gare che hanno la storia, dal 1991 si corre a Interlagos, dove hanno vinto tutti i big. Gli Stati Uniti non sono stati sempre in calendario, ma dal 2012 si corre in Texas, un circuito molto amato dai piloti e che ha visto vincere spesso Hamilton, ma anche Raikkonen su Ferrari. In Canada, eccetto il 2009, si è sempre corso dagli anni '70 in poi. I piloti saranno felici, quasi di tutti, di non dover affrontare ‘Il muro dei campioni'. Mentre in Messico negli ultimi anni la Mercedes ha avuto modo di festeggiare il titolo piloti o quello dei costruttori.