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Formula 1, altro guaio per la Racing Point: Stroll a processo per l’acquisto della Force India

Il miliardario russo Dmitry Mazepin fa causa a Lawrence Stroll per l’acquisto della Force India nel 2018. L’accusa è di compravendita illegale e truccata della scuderia poi diventata Racing Point da parte del magnate canadese citato in giudizio davanti alla Corte Suprema del Regno Unito. L’uomo d’affari russo aveva presentato un’offerta superiore alla somma con cui Stroll e Toto Wolff hanno acquisito il team in bancarotta.
A cura di Michele Mazzeo
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Dmitry Mazepin, un miliardario e uomo d'affari russo, farà causa a Lawrence Stroll per l'acquisto della Force India nel 2018. Secondo il russo, l'acquisto della scuderia poi diventata Racing Point da parte del magnate canadese è stato "illegale e truccato" in quanto era una somma molto inferiore a quella che aveva offerto all'epoca.

Due anni dopo il fallimento e la vendita di Force India, la questione torna dunque in tribunale. Dmitry Mazepin, padre del pilota di Formula 2 Nikita Mazepin (che potrebbe passare alla Haas nella prossima stagione proprio grazie alla spinta economica del padre), è intenzionato a citare in giudizio Lawrence Stroll, attuale proprietario della squadra ribattezzata Racing Point, davanti alla Corte Suprema del Regno Unito.

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Stroll, insieme a Toto Wolff, ha preso il controllo di una Force India in bancarotta nell'estate del 2018  a seguito di un'offerta di 101 milioni di euro. Una cifra molto inferiore a quella teoricamente offerta da Mazepin, che secondo il quotidiano britannico The Times, era compresa tra i 113,8 e i 136,7 milioni di euro. Tuttavia, il management di Force India, FRP Advisory, ha optato per l'offerta del consorzio Stroll rispetto a quella russa perché era un'offerta operativa, non solo per l'acquisizione. Il canadese, infatti, ha completamente trasformato il team, ha in programma di ampliare il proprio quartier generale e il prossimo anno verrà ribattezzato Aston Martin Racing e avrà tra le sue fila anche il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel al fianco del figlio del proprietario Lance Stroll.

Mazepin nel 2018 ha fatto un'offerta attraverso la sua società Uralkali, specializzata in prodotti chimici, con l'obiettivo di acquisire la scuderia e far esordire il figlio Nikita (inizialmente chiamato come terzo pilota della Racing Point e poi scartato) in Formula 1, cosa che alla fine non è accaduta. E questo sembrerebbe essere stata la goccia che ha convinto il russo a rivolgersi al tribunale. Secondo lo stesso quotidiano britannico, la Corte Suprema del Regno Unito si pronuncerà a favore dell'una o dell'altra parte però solo se determinerà che Uralkali ha subito danni finanziari dal mancato acquisto della Force India.

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