Flavio Briatore: “Sono ricco abbastanza da dire a tutti di starmi lontano. So perché mi invidiano”

Il ritorno in Formula 1 di Flavio Briatore non è passato affatto inosservato, non solo per i grandi progressi, che in pochissimi mesi, ha effettuato l'Alpine. L'imprenditore piemontese è uno dei protagonisti del documentario Netflix ‘Drive to Survive 7‘. A Briatore è stato dedicato quasi un intero episodio nel quale lo si vede parlare senza fronzoli della situazione del suo team, ma anche di Ocon e Sainz, che avrebbe voluto ingaggiare per la stagione 2025.
Il grande ritorno in F1
L'Alpine era finita in un buco nero. Il presidente De Meo per risollevarla ha deciso di chiamare Flavio Briatore, che con quel team (che in passato, però, si chiamava prima Benetton e poi Renault) aveva vinto 7 titoli Mondiali (quattro piloti). Briatore ha accettato, aveva voglia di tornare nel suo mondo e lo ha fatto in grande stile, scegliendo praticamente tutto, puntando su un team principal giovane, su un gruppo di tecnici di livello, e poi ha pensato ai piloti, Gasly è stato confermato, Ocon liquidato con Doohan successore e Colapinto prima riserva, pronto a subentrare.

Il consulente dell'Alpine protagonista di Drive to Survive
Il team transalpino la stagione 2024 l'ha chiusa molto bene, grazie a un grande lavorio. Briatore in ‘Drive to Survive' parla a ruota libera, mostra il suo senso pratico e soprattutto rispondendo alla prima domanda fa capire, se mai ce ne fosse stato bisogno, di che pasta è fatto. Gli viene chiesto del suo ritorno in F1, sottolineando anche il modo con cui era uscito (dopo l'indagine per il famoso Crashgate di Singapore, 2008). Briatore risponde con fermezza: "Sono forte abbastanza, ricco abbastanza da dire a chiunque di stare lontano da me. Non mi interessa. Le persone sono invidiose di me perché non sono diplomatico e dico la verità. Nella vita io voglio vincere".
L'Alpine era messa malissimo
In quelle poche frasi il consulente dell'Alpine mette tutte le carte sul tavolo, parla del suo modo di essere, ribadisce di non essere una persona diplomatica e stabilisce un principio, base: vuole vincere. Parole quasi bandita dal mondo Alpine un anno fa. E con una serie di mosse, anche per i dipendenti nella sede di Enstone, il panorama cambia totalmente.

Mette le cose in chiaro anche quando dice, nel documentario Netflix, che le prestazioni della vettura francese sono di m***a e che lui si comporta da ‘dittatore democratico'. Briatore quel concetto lo ha ribadito anche poco tempo fa, quando aveva dichiarato di aver fatto venti volte il giro del mondo da quando era tornato nel circus, ma non per piacere, solo per lavoro, e che aveva licenziato 300 dipendenti.
Parole dure per Ocon: "Lui è un moccioso viziato"
In Drive to Survive 7 l'ex team principal non usa mezzi termini per parlare di Esteban Ocon, pilota francese, vincitore del GP Ungheria 2021, che definisce moccioso per gli eccessivi lamenti per le prestazioni dell'Alpine: "Per mesi, Esteban si è lamentato tutto il tempo della vettura. Non mi piace. Gli ho detto: ‘Non essere un moccioso viziato‘. Credevo sarebbe stato più concentrato ma credo che Esteban non abbia più motivazioni per guidare per noi".

La promozione di Doohan e il no di Sainz
Quella mancanza di motivazioni le ha viste giorno dopo giorno e per questo Briatore ha liquidato Ocon prima del Gp di Abu Dhabi, sostituendolo con Jack Doohan, che ha motivato: "Basta con le str*****e da bambini, basta con i gné gné. Ora si deve essere al top. Il futuro di Jack lo controllerò ogni millimetro".
Mentre per Carlos Sainz c'è stata una stilettata non da poco: "Ho cercato di ingaggiarlo, è vero. Ma Carlos ritiene che l'Alpine non è al livello della Williams. Semplice. Tutti commettiamo errori".