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Festa sfrenata della Ducati, a terra c’è un uomo legato con la parrucca rossa: cambierà squadra

Euforia totale nel box Ducati per i festeggiamenti dopo la vittoria del Mondiale di MotoGP da parte di Pecco Bagnaia. Un uomo viene legato e portato nel box KTM.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'ultimo giro, la bandiera a scacchi e poi la festa nel box Ducati. Una giornata indimenticabile per Pecco Bagnaia che si laurea nuovo campione del mondo 2022 della Motogp. Al pilota ducatista è bastato il 9° posto per portarsi a casa l'intera posta in palio: quei punti necessari per chiudere in testa alla classifica finale. Nell'ultima gara di Valencia a Quartararo invece il 4° posto regala invece soltanto una delusione a un passo dal traguardo. Dopo il successo di Stoner nel 2007 la Ducati torna dunque a festeggiare un titolo piloti. Ben 15 anni d'attesa per poi far esplodere la festa doppia dato che non accadeva invece da 50 anni che un pilota di casa nostra vincesse un Mondiale su moto italiana (l'ultimo fu Agostini).

Gigi Dall'Igna con la parrucca rossa durante i festeggiamenti.
Gigi Dall'Igna con la parrucca rossa durante i festeggiamenti.

Insomma, la classica giornata da ricordare per tutta la vita che lo stesso Bagnaia ha festeggiato insieme a tutto il suo team dopo aver brindato sul podio. Una stagione incredibile conclusa con 12 vittorie, 16 pole position, 41 piazzamenti, la vittoria del classifica costruttori e di quella per i team di certo andava celebrata al meglio. Tutti, nelle immagini che sono state riprese da Sky nel corso della diretta, sono stati inquadrati mentre indossavano le parrucche rosse prima di scatenarsi perdendo il controllo e facendo uno scherzo al capotecnico di Jack Miller: Cristian Pupulin.

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Ma facciamo un passo indietro. Migliaia di tifosi, specie sui social, hanno parlato del direttore generale di ducati, Gigi Dall'Igna, come l'autentico artefice della rinascita Ducati. Una rinascita che aveva il solo intento di riportare il team italiano sul tetto del mondo. Aveva sfiorato l'impresa con Dovizioso prima di realizzare poi con Bagnaia, prodotto dell'Academy VR46 di Valentino Rossi, un inaspettato trionfo. Proprio Valentino che con questo successo di Bagnaia ha anche, in parte, cancellato il brutto ricordo di Valencia 2016 in cui gli "fu scippato" un Mondiale che sembrava già nelle sue mani dopo i noti fatti nel triangolo con Jorge Lorenzo e Marc Marquez.

L'immagine di Dall'Igna legato nel box KTM.
L'immagine di Dall'Igna legato nel box KTM.

Insomma, tutti i motivi per poter festeggiare al meglio questo trionfo di Bagnaia. Le parrucche rosse in un attimo hanno completamente perso il controllo della situazione. Ad un certo punto si vede un uomo completamente legato mani e piedi venir portato in giro per le corsie dei box. E come se non bastasse il box KTM era aperto e si sono infilati lì mettendolo a terra e festeggiando con la squadra KTM che gentilmente li ha ospiti gradendo con gioia quel momento.

Pupulin è appunto il capotecnico di Jack Miller che saluterà la Ducati dopo quasi 30 anni seguendo l’australiano in KTM per il Mondiale 2023. I suoi ormai ex colleghi hanno deciso di fargli uno scherzetto dopo l’ultimo GP a Valencia portandolo di peso nel box della casa austriaca, consegnandolo di fatto alla sua futura squadra. "Non sto bene" dice lui ridendo mentre era a terra rispondendo a una domanda dell'inviato di Sky.

La festa nel box Ducati: sfrenato tutto il team.
La festa nel box Ducati: sfrenato tutto il team.

Ma è chiaro che ci fosse euforia in quel momento e dunque tutto era concesso. Il box della KTM partecipa allo scherzo e gli toglie le scarpe mettendogli un telo della KTM sulla testa e una bottiglia di champagne. Un clima di festa che ha coinvolto anche lo stesso Miller che si è avvicinato a Pupulin e ha detto: "Ora vai a lavorare". Nel frattempo però c'è stato anche il tempo per tornare seri. "È da tanto tempo che aspettiamo questo momento per cui ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questa giornata indimenticabile – dice invece Dall'Igna a fine gara – Vincere in MotoGP? Era il mio sogno e finalmente sono riuscito a realizzarlo: è proprio per questo che sono venuto in Ducati, anche se pensavo di vincerlo prima il titolo, ma la MotoGP è una categoria difficilissima".

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