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Ferrari, utile di oltre 1 miliardo (+34%) e le voci su Hamilton fanno schizzare il titolo in Borsa: +8.50%

La Casa di Maranello ha chiuso il 2023 con ricavi record. È in questo contesto già virtuoso che ha un effetto dirompente la notizia dell’arrivo del sette volte campione del mondo inglese.
A cura di Maurizio De Santis
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Un utile di oltre un miliardo nel 2023 e le voci sull'arrivo di Lewis Hamilton (spoilerate da uno sponsor) sono i due fattori che hanno trascinato il titolo della Ferrari in Borsa, registrando un'impennata considerevole (+8.50%) fino a svettare in cima al FTSE MIB. Sicuramente dirompente dal punto di vista del clamore mediatico (con naturali riflessi anche sul brand di Maranello) l'indiscrezione che mette addosso al pilota inglese (sette volte campione al mondo in F1) la tuta del Cavallino a partire dal 2025. Ma sarebbe sbagliato leggere il risultato e le stime del titolo solo in questa chiave. In realtà, dopo una mattinata in calo, la Ferrari ha invertito nettamene la tendenza con la pubblicazione del resoconto del quarto trimestre e dell'intero 2023.

I numeri a bilancio raccontano delle straordinarie percentuali raggiunte nel 2023 in termini di profitti, fino ad alzare l'asticella oltre il miliardo di euro. Segno positivo e fiducia crescente (assieme agli introiti) sono certificati anche dai dati relativi al quarto trimestre: +33% in termine di profitti (294 milioni di euro), +11% alla voce ricavi (1.523 miliardi di euro). Allargando il raggio della riflessione su una forbice di tempo annuale, è possibile riscontrare come i profitti siano aumentati del 34% (1.257 miliardi) e i ricavi del 17% (5.97 miliardi). E le indicazioni prospettiche per il 2024 sono altrettanto favorevoli con proventi che si prefigurano superiori a 6.4 miliardi.

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È in questo contesto già virtuoso che va a innestarsi, con un inevitabile riverbero positivo, l'aggiornamento sul rivoluzione in atto a Maranello all'interno della coppia di piloti. L'addio di Hamilton alla Mercedes (c'è una clausola che lo permette) e il trasferimento in Ferrari è previsto per il 2025 ma non è da escludere possa addirittura essere anticipato a quest'anno, salvo risolvere le questioni contrattuali con Carlos Sainz. Lo spagnolo ha un accordo in scadenza al termine della stagione 2024 e ha chiesto un rinnovo biennale senza ricevere alcuna risposta. Un silenzio che aveva destato sospetti, anche alla luce del prolungamento sancito con Charles Leclerc (anche se è stata taciuta la durata), e adesso s'intreccia con le news sul pilota britannico che ne lasciano in bilico la posizione.

"Per la prima volta il nostro utile netto, in crescita del 34%, ha superato il miliardo di euro e il margine annuale dell’Ebitda (indicatore di redditività, ndr) è salito al 38,2%", le parole dell'amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, che ha sottolineato come in virtù dei risultati record del 2023 e delle proiezioni ambizioni per il 2024 sia possibile guardare "con rafforzata fiducia alla fascia alta dei target 2026".

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