Ferrari spaventata da un errore ai box, occasione persa per Leclerc ad Austin: “Troppi rischi”
La Ferrari lascia Austin con tanto ottimismo in vista delle prossime gare e un gap ridotto rispetto alla rivale McLaren nel Mondiale costruttori. Al termine della gara, molto positiva, resta infatti un piccolo rimpianto al Cavallino che avrebbe potuto aumentare il proprio bottino di punti e accorciare ancora di più il divario dal terzo posto in classifica che dopo il GP degli Stati Uniti è ora di appena 3,5 punti e permettere a Charles Leclerc di togliersi la soddisfazione di tornare ad essere il più veloce di tutti in pista a distanza di due anni esatti dall'ultima volta.
Negli ultimi tre giri della gara di Austin infatti il monegasco, in quarta posizione, aveva oltre 23 secondi di margine sul più immediato inseguitore Daniel Ricciardo e, non potendo più raggiungere il terzo posto occupato da Sergio Perez, avrebbe quindi potuto effettuare un pit-stop per montare gomme nuove (ad Austin si perdono meno di 20 secondi per entrare e uscire dalla pit-lane) e tentare di strappare a Lewis Hamilton il giro più veloce della gara e il conseguente punto addizionale.
Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha ammesso che al muretto hanno pensato di effettuare la sosta: "Abbiamo valutato l’ipotesi di provare a siglare il giro veloce" ha detto infatti il numero uno della squadra corse di Maranello ai microfoni di Sky Germany. E allora perché si è deciso di non farlo? Il motivo, rivelato dallo stesso Binotto, va ricercato nella paura di commettere qualche errore in fase di cambio gomme e veder compromessa l'ottima gara del monegasco: "Alla fine abbiamo realizzato che ci saremmo esposti a troppi rischi" ha spiegato infatti il team principal.
Charles Leclerc, che ha siglato l'ultimo giro più veloce in una gara di Formula 1 proprio ad Austin nel GP degli Stati Uniti del 2019, per la prima volta dopo due anni aveva quindi la possibilità di tornare a segnare un primato in un Gran Premio, ma il muretto ha optato per una strategia più conservativa frutto probabilmente della non piena fiducia nei suoi uomini al box che, dopo l'errore commesso in Turchia, anche nella gara americana, hanno avuto qualche esitazione durante il pit-stop dell'altro ferrarista Carlos Sainz.