Ferrari in balia di Hannah Schmitz, la stratega Red Bull che adora lo stress: “È disumana”
Nel GP d'Ungheria della Formula 1 2022 è arrivata la conferma di quanto la strategia possa essere determinante ai fini del risultato. Da un lato infatti un'errata strategia del muretto Ferrari ha compromesso la gara di Charles Leclerc (finito 6° alla bandiera a scacchi dopo esser stato a lungo in testa alla corsa), dall'altro un'eccellente strategia della Red Bull ha permesso a Max Verstappen di completare una straordinaria rimonta andando a vincere (e mettere una seria ipoteca sul titolo iridato) dopo esser partito dalla decima casella della griglia di partenza.
Dall'esito di queste strategie dipendono inevitabilmente le fortune di chi quelle strategie le ha studiate e messe in atto durante la gara. E così dopo la corsa sul tracciato dell'Hungaroring da un lato, Inaki Rueda, il capo degli strateghi del Cavallino, è finito nel mirino dei tifosi della scuderia di Maranello che hanno chiesto a gran voce il suo licenziamento (e quello del team principal Mattia Binotto), mentre la sua pariruolo in Red Bull Hannah Schmitz viene giustamente osannata della scuderia austriaca per il capolavoro compiuto a Budapest che ha regalato un impronosticabile successo all'olandese.
Come rivelato dallo stesso Max Verstappen è stata infatti la 37enne ingegnere meccanico, laureata a Cambridge, a fare la differenza nel GP d'Ungheria con una strategia perfetta cambiata in corso d'opera in base ai dati che arrivano dalla pista che, in parte, contrastavano con quelli delle simulazioni già in loro possesso: "Dopo i primi giri la nostra strategia iniziale era da buttare! Quindi, abbiamo dovuto cambiarla e crearne una nuova in corsa. Ma non credo sia stato molto difficile per loro: sono molto flessibili e sanno cosa stanno facendo", ha infatti rivelato il campione del mondo in carica dopo la gara dell'Hungaroring.
Lo stesso Verstappen ha poi reso merito alla Schmitz esaltando le sue doti fuori dal comune nel riuscire a mantenere la calma sotto pressione: "Oggi, penso che Hannah (Schmitz, ndr), la nostra stratega, sia stata disumanamente calma", ha difatti aggiunto l'olandese della Red Bull al termine del GP d'Ungheria. È proprio nelle condizioni di massimo stress che Schmitz sembra dare il suo meglio. Una caratteristica che torna particolarmente utile quando si è al muretto, chiamati a prendere decisioni complesse da dentro o fuori nel giro di pochi secondi.
Ad esaltare poi ancor di più quanto fatto in terra magiara da colei che decide le strategie dei piloti della scuderia austriaca dal 2012 ci ha pensato anche il team principal Christian Horner che ha ribadito quanto sia incredibile il modo in cui riesce a gestire la concitazione di una gara: "Sotto pressione è fantastica – ha infatti detto il numero uno del muretto della Red Bull parlando di Hannah Schmitz –. I pit-stop sono stati dinamite pura ed è veramente una gioia veder lavorare la squadra", ha quindi chiosato il capo della squadra di Milton Keynes offrendo di fatto tutto il merito dell'impresa compiuta da Verstappen all'Hungaroring al suo generale più fidato.