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Ferrari, il consiglio dell’ex Irvine: “Via Sebastian Vettel il prima possibile. È distruttivo”

L’ex pilota della Ferrari Eddie Irvine ha consigliato alla scuderia di Maranello di sbarazzarsi di Sebastian Vettel già in questa stagione. Secondo il 54enne nordirlandese infatti la presenza del tedesco al suo ultimo anno in Rosso in questa stagione può essere distruttiva per l’intero team del Cavallino.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il disastro Ferrari nel GP di Stiria la situazione a Maranello non è delle migliori. Tra i tanti problemi evidenziati dalla scuderia del Cavallino in questo avvio di stagione c'è anche il fatto di avere un pilota demotivato a cui è già stato dato il ben servito in vista della prossima stagione. Sebastian Vettel, infatti, ha cominciato il campionato Mondiale 2020 di Formula 1 già conscio che questo sarà il suo ultimo anno sulla Rossa e che dal prossimo dovrà trovare una nuova sistemazione. E proprio riguardo a questa vicenda è intervenuto l'ex pilota Ferrari Eddie Irvine che ancora una volta non ha avuto parole di conforto per il pilota tedesco che lo stesso irlandese qualche anno fa aveva definito come "arrogante e maligno".

Secondo il classe '65 (in Rosso dal 1996 al 1999 anno in cui ha sfiorato il titolo iridato essendo diventato primo pilota del Cavallino dopo il grave incidente occorso a Michael Schumacher in quella stessa stagione), infatti, la Ferrari avrebbe dovuto sbarazzarsi prima di Vettel in quanto la sua permanenza è distruttiva per tutta la squadra: "Avrei cercato di sbarazzarmi di Vettel già quest'anno, se dovessi essere onesto. Basta pagare e prendere un ragazzo, qualsiasi – ha detto l'ex pilota 54enne alla piattaforma indiana Outlook -. Penso che avere Vettel ancora lì sia distruttivo. Ma avranno le loro ragioni, immagino – ha proseguito Irvine -. Forse non vogliono pagare un sacco di soldi a un guidatore per non fare nulla. Non lo so. La pressione in Ferrari non può essere paragonata a nient'altro. È una situazione difficile e ora è ancora più difficile perché la Ferrari ha un pilota che sa che verrà espulso alla fine dell'anno. C'è lealtà. Niente di più – ha concluso l'ex ferrarista –. Leclerc è la loro speranza numero uno. La dinamica conta poco".

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