Ferrari e Red Bull sotto indagine in F1, scoperta un’anomalia nelle auto: “È stato uno shock”
Il Mondiale di Formula 1 2022 prosegue senza soste e, dopo la gara di Silverstone vinta dalla Ferrari con Carlos Sainz, è pronto a sbarcare in Austria per l'11° round stagionale. Ad andare avanti senza sosta è anche la battaglia che incendia nel paddock tra il fronte capeggiato dalla Mercedes e quello che invece vede in testa il Cavallino e la Red Bull (rivali in pista ma, al momento, alleate sulle questioni politiche) con queste ultime due che sarebbero finite nel mirino di un'indagine FIA per un'anomalia riscontrata sulle F1-75 di Leclerc e Sainz e sulle RB-18 di Verstappen e Perez.
Nell'ultima riunione della Technical Advisory Committee (TAC) andata in scena prima del GP della Gran Bretagna infatti la FIA ha presentato i dati effettuati su tutte le monoposto all'interno dell'analisi in corso per lo studio del fenomeno del porpoising (questione sollevata dalla Mercedes e che in questa prima parte di stagione ha già dato vita ad una furente lite tra team principal a Montreal nonché alle accuse di avere una talpa in Federazione e manipolare quest'ultima attraverso di essa rivolte al capo della scuderia tedesca). Da questi dati è emerso che alcune squadre superano il limite massimo di movimento consentito per il fondo arrivando a 6 mm di flessibilità contro i 2 mm permessi dal regolamento vigente grazie ad uno splitter anteriore che si solleverebbe per permettere di puntare di più l'assetto verso l'asfalto.
A rendere pubblica la cosa è stato il team principal della Mercedes Toto Wolff che ha ammesso di essere rimasto scioccato da questa rivelazione: "Nessuno ne aveva idea fino a quando la FIA non ha sollevato la questione nell'ultimo Technical Advisory Committee, cosa che è stata una grande sorpresa per tutte le squadre – ha infatti detto il numero uno della squadra teutonica –. Cosa c'è scritto nel regolamento e quale sia lo spirito è abbastanza chiaro. Voglio dire, non c'è alcun argomento sul perché si debba derogare da quei valori. Quindi – ha infine concluso – per noi è stata una sorpresa se non uno shock".
In seguito a questa scoperta il capo tecnico FIA dell'area monoposto Nicholas Tombazis ha ritirato la prima direttiva tecnica emanata riguardo ai controlli sul porpoising (quella diffusa prima del GP del Canada nella si faceva riferimento ad un controllo del fondo piatto oltre che le misurazioni sulle oscillazioni della vettura) per emetterne una nuova che entrerà in vigore a partire dal GP di Francia in programma nel weekend del 24 luglio atta a frenare l'utilizzo del fondo flessibile.
Dal fine settimana di Le Castellet dunque la tolleranza dei 2 mm di flessione verrà applicata rigorosamente e inoltre saranno inaspriti i controlli con i concorrenti che saranno tenuti a dimostrare il rispetto di queste disposizioni attraverso un'ispezione dettagliata che verrà fatta sia attraverso i dati CAD sia fisicamente all'interno dei box che andranno oltre le semplici prove statiche che la FIA ha fin qui svolto ad ogni weekend di gara del Mondiale di Formula 1 2022 e nelle quali sia le F1-75 che le RB-18 sono sempre risultate legali.
A questo punto viene da chiedersi come si è fatto ad individuare quali sono i team finiti sotto indagine della FIA e che dovranno modificare le proprie monoposto nel momento in cui la nuova direttiva tecnica entrerà in vigore? A far capire che le squadre finite nel mirino della Federazione Internazionale per la questione dei fondi flessibili fossero la Ferrari e la Red Bull ci ha pensato un altro uomo della Mercedes, il capo degli ingegneri di pista Andrew Shovlin, spiegando quali saranno le conseguenze di questo cambio regolamentare: "Quanto è venuto alla luce, ci evidenzia che ci sono state opportunità che forse non abbiamo colto o sfruttato. Gli effetti non influenzeranno la nostra macchina, ma potrebbero influenzare i nostri concorrenti e, quindi, ci avvicineremmo un po'" ha infatti detto il tecnico della scuderia tedesca rivelando di fatto che quelle di cui parlava la Federazione sono le uniche due squadre che al momento sono davanti alla Mercedes.
Chi pensava dunque che l'aver sollevato la questione del porpoising fosse stato un clamoroso autogol fatto da Toto Wolff sembra debba ricredersi dato che con l'introduzione di questa nuova direttiva ad essere penalizzate potrebbero essere proprio gli unici due team che al momento hanno vetture superiori alla Mercedes. Inevitabile usare il condizionale visto che bisognerà attendere il weekend del GP di Francia per capire se e quanto questo cambio regolamentare influirà sui valori in pista delle monoposto. Ciò che è certo è invece il fatto che la battaglia all'interno del paddock della Formula 1, dopo ciò, è destinata ad infuocarsi ulteriormente.