Ferrari da 250mila euro si schianta nel tunnel del GP di Monaco di Formula 1: è da buttare
Il tunnel di Monte Carlo, Louis II, che passa sotto l'hotel Fairmont, da sempre parte integrante del circuito cittadino che ospita il Gran Premio di Monaco di Formula 1, è da sempre una delle mete preferite degli appassionati di auto che spesso in quel tratto tendono ad esagerare con la velocità provocando a volte dei drammatici incidenti. L'ultimo è andato in scena poco prima di Natale con un automobilista che ha perso il controllo della sua Ferrari F8 Tributo con targa ungherese andando a schiantarsi contro uno dei pilastri della galleria.
Se colui che era alla guida della vettura se l'è cavata con qualche ferita (è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale per poi essere dimesso il giorno seguente), lo stesso non si può dire per la supercar da 250mila euro che ha riportato pesantissimi danni alla carrozzeria e alla meccanica ed ora è praticamente da buttare.
La Ferrari, il cui motore V8 biturbo da 3,9 litri eroga 720 CV, sufficienti per scattare da 0 a 100 km/h da fermo in 2,9 secondi, ha la parte anteriore completamente distrutta con il cofano anteriore accartocciato conficcatosi in parte nel parabrezza, tutti gli airbaig esplosi e ammaccature e danni anche sul tetto e nella parte retrostante (probabilmente dopo aver colpito il pilastro l'auto si è anche capovolta per poi tornare a poggiare sugli pneumatici).
Un incidente che, alla luce del fatto che qualche giorno più tardi, in quello stesso tunnel, è andata in scena un'altra collisione che ha visto protagonista una Ferrari F8 Tributo (questa volta con targa croata) che ha centrato un taxi che procedeva sulla corsia opposta, ha suscitato l'ira della popolazione monegasca e del Ministro di Stato Didier Guillaume che ha annunciato una serie di misure per contrastare la guida pericolosa e aumentare la sicurezza tra le strade di Monte Carlo, sopratutto in quei tratti veloci in cui durante il weekend del GP di Formula 1 le monoposto toccano le velocità più alte, tra cui controlli casuali di alcol e velocità, maggiore presenza in strada della polizia e l'installazione di autovelox.