F1, il volante Mercedes vietato, ma solo dal 2021
Il sistema di controllo al volante sviluppato dalla Mercedes sarà vietato, ma solo dal 2021. È quanto emerso nel corso del terzo giorno di test a Barcellona, dove piloti e team sono tornati in pista per l’ultima giornata di collaudi di questo primo turno di prove pre-campioanto. La novità, portata al debutto nella giornata di giovedì da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, sta facendo discutere perché il sistema permette di modificare l’angolo di convergenza delle ruote anteriori attraverso lo spostamento in avanti e indietro dello sterzo, aggiungendo dunque un nuovo controllo oltre quello dello scorrimento a destra e sinistra per variare l’angolo di sterzata.
Il volante della Mercedes vietato, ma solo dal 2021
La Mercedes ha avuto l’ok della FIA sul progetto e, ai sensi del regolamento in vigore, il sistema è legale. Tuttavia, mentre le altre squadre stanno valutato la possibilità di copiare o contestare la soluzione, la stessa FIA si è già mossa per far sì che sistemi del genere non possano essere utilizzati nel 2021. Le norme tecniche pubblicate alla fine della passata stagione, definendo i criteri di sviluppo delle monoposto del prossimo anno, indicano infatti che qualsiasi modifica della posizione delle ruote anteriori può essere ottenuta attraverso un solo movimento dello sterzo. “Il riallineamento delle ruote sterzanti – si legge nel nuovo articolo 10.5 del regolamento tecnico 2021 – deve essere definito in modo univoco da una sola posizione del volante”. La corretta interpretazione della norma implicherebbe dunque che quello che la Mercedes ha denominato DAS (Dual Axis Steering) e sistemi analoghi non saranno ammessi.
Nel 2020 è legale, ma ancora a rischio
In attesa di un chiarimento della FIA, che potrebbe decidere di intervenire esplicitando gli aspetti del regolamento che rimangono oscuri, non è detto che il nuovo volante possa essere comunque utilizzato quest’anno, dal momento che le altre squadre potrebbero dimostrare che la sua gestione mette a rischio la sicurezza dei piloti. Non è quindi detto che il sistema verrà utilizzato nella prima gara del campionato 2020, prevista all’Albert Park di Melbourne il prossimo 15 marzo, anche se in teoria dovrebbe dimostrarsi utile sulla maggioranza dei circuiti ad eccezione di quelli molto lenti o tortuosi (come Monte Carlo, Budapest e Singapore). La Red Bull ha già chiesto spiegazioni alla Fia sia sulla legalità sia sulla sicurezza della soluzione e anche la Ferrari potrebbe volere qualche risposta, considerando che in passato la Federazione ha bocciato diverse soluzioni sviluppate da Maranello, come quella del bracket che permetteva, sempre attraverso lo sterzo, di controllare l’altezza da terra della monoposto.