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F1 GP di Imola, 13mila spettatori in attesa: rischio ‘porte chiuse’ con il nuovo Dpcm

Dopo l’emanazione da parte del Governo dell’ultimo Dpcm contenente le nuove misure restrittive anti-Covid, il ritorno della Formula 1 a Imola dopo 14 anni rischia di avvenire senza spettatori nonostante gli oltre 13mila biglietti già venduti. Gli organizzatori del GP dell’Emilia Romagna in programma il prossimo 1 novembre: “Siamo in attesa di ricevere dalla Regione Emilia Romagna un chiaro ed inequivocabile indirizzo. speriamo che le istituzioni riconoscano l’opportunità di sperimentare una modalità innovativa di gestione delle tribune all’aperto con il distanziamento sociale assicurato, ma se non sarà così chi ha già acquistato il biglietto verrà rimborsato”.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel prossimo week end, dopo 14 anni, la Formula 1 tornerà a Imola dove andrà in scena il GP dell'Emilia Romagna, 13° appuntamento del Mondiale 2020. Ma, nonostante gli oltre 13mila biglietti disponibili siano già stati venduti, dopo l'emanazione da parte del Governo italiano dell'ultimo Dpcm contenente le nuove misure restrittive anti-Covid, non è ancora certo che domenica 1 novembre gli spettatori in possesso dei ticket potranno avere accesso alle tribune dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari.

A comunicarlo il comitato organizzatore dell'evento "Formula Imola" che a tal proposito ha diramato un comunicato nel quale dichiara di essere in attesa della decisione della Regione Emilia-Romagna per sapere se i 13.147 spettatori originariamente previsti potranno assistere dal vivo alla gara del GP dell'Emilia Romagna o se invece il ritorno della Formula 1 a Imola dovrà avvenire a "porte chiuse" (in questo caso gli organizzatori fanno sapere che tutti i biglietti già venduti saranno rimborsati). Se non dovesse esserci un'ordinanza regionale in deroga al Dpcm l'evento si dovrà svolgere a "porte chiuse" come fanno sapere a Fanpage.it dal Ministero dello Sport.

Il 1 novembre 2020 si disputerà ad Imola il primo “Formula 1 Emirates Gran Premio dell’Emilia Romagna” – si legge infatti nella nota diramata dagli organizzatori del GP -, vogliamo pertanto evitare la diffusione di notizie fuorvianti per i detentori di titoli di accesso alla manifestazione in base ad interpretazioni a nostro parere eccessivamente restrittive delle recenti normative emesse dal Governo.

Siamo in attesa di ricevere dalla Regione Emilia Romagna un chiaro ed inequivocabile indirizzo per poter rispondere compiutamente alle domande degli organizzatori del campionato di Formula Uno ed ai tifosi che hanno acquistato i biglietti e che sperano di assistere (come avvenuto recentissimamente a Portimao) in sicurezza allo spettacolo più veloce del mondo. Il tutto grazie ad un sistema di controllo del distanziamento sociale sulle tribune, adottato in collaborazione con le maestranze e i professionisti del settore intrattenimento più quotati al mondo, nonché con esperti di sanità pubblica.

Riteniamo tuttavia residualmente che qualora il Governo e la Regione Emilia Romagna optassero per una inequivocabile conferma della misura più restrittiva, si converrà con gli acquirenti dei biglietti della manifestazione una modalità di rimborso adeguata.

Ovviamente speriamo che le istituzioni riconoscano l’opportunità di sperimentare una modalità innovativa di gestione delle tribune all’aperto con il distanziamento sociale assicurato per consentire il proseguimento di attività economiche altrimenti destinate all’estinzione, soprattutto nell’ottica di garantire un futuro a tali strutture ed alle migliaia di operatori del settore di riferimento.

Si rileva a questo proposito – concludono gli organizzatori – che non sono mai stati segnalati casi di contagio a seguito della recente gestione delle tribune anche in eventi sportivi minori e di uguale importanza mediatica quali il mondiale di ciclismo, presso la struttura dell’autodromo di Imola.

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