Eddie Irvine si ripresenta in Formula 1 dopo anni di assenza: è irriconoscibile
Eddie Irvine ha vinto solamente 4 Gran Premi in Formula 1, ma a modo suo è diventato un pilota iconico. Il nord irlandese è stato per quattro anni compagno di squadra di Michael Schumacher e nel 1999 avrebbe potuto vincere anche il titolo Mondiale. Era famoso pure per la sua vita extra circus. Potremmo definirlo l'ultimo dei mohicani, era uno di quei piloti alla James Hunt. Correva, rischiava, andava sempre al limite, ma lui si divertiva anche tanto. Essendo fuori dal giro (ed essendo anche molto poco social) di Irvine si sono perse quasi completamente le tracce. A Zandvoort si è ripresentato e per chi non lo vedeva da anni è stato quasi uno choc, perché Eddie per certi versi era davvero irriconoscibile.
Irvine per dieci anni è stato nel giro buono. Ha esordito nel 1993 ed ha lasciato la Formula 1 nel 2002, anni molto intensi per lui che è arrivato tardi a quasi ventotto anni e ha avuto modo di farsi notare per sorpassi splendidi e qualche grosso errore, e agli albori pure per un diverbio con Senna. La Ferrari nel 1996 lo scelse come compagno di Schumacher. Un confronto quasi impietoso, impari, considerato quanto era forte Michael. Ma Irvine comunque si difese in quegli anni e fu un buon secondo pilota.
E nel 1999 lottò per il titolo quando Schumacher venne messo fuori causa da un incidente serio a Silverstone. Piaceva agli appassionati, soprattutto ai ferraristi, per il suo fare scanzonato, la sua vita bohemienne, i suoi innumerevoli flirt e le ore piccole al night. Ma quando era in pista era sempre un grande professionista. Divenne noto pure per il suo italiano un po' maldestro che una pubblicità di scarpe rese molto popolare.
Negli ultimi anni si è visto molto poco a livello pubblico. In Olanda è tornato in Formula 1 e sulla griglia di partenza ha fatto un lungo giro di interviste. Ha incontrato David Coulthard, suo acceso rivale all'epoca, con lo scozzese visse anche momenti delicati, ed è passato anche dai microfoni di Sky. A primo acchito in tanti non lo hanno riconosciuto.
Nella mente c'era sempre l'Irvine giovane e invece a quasi 57 anni Eddie ha tutti i capelli bianchi e con gli occhiali da sole e un cappellino poteva essere quasi chiunque, tanto un ex pilota quanto un cantante britannico. Dopo le presentazioni ufficiali in parecchi avranno stropicciato gli occhi, ma poi guardando bene hanno riconosciuto i tratti dell'ex pilota Ferrari che ha mostrato tutta la sua gioia per il ritorno nel suo ambiente che ha trovato, molto più vivace rispetto ai suoi tempi: "Adoro la musica qui prima dell'inizio. È come un concerto rock. Apprezzo quello che stanno facendo Stefano Domenicali e Ross Brawn con la Formula 1. Non venivo alle gare da anni e ora è diventato sport più intrattenimento, mi piace".
La domenica del Gp d'Olanda è stata la domenica di Irvine a tutto tondo. Perché prima della gara è rispuntato, con tutti gli onori e a sorpresa, ma durante e dopo la gara in tantissimi, pure sui social, lo hanno citato in relazione a quanto successo a Carlos Sainz. Quando lo spagnolo a Zandvoort ha effettuato il pit stop ha trovato una sorpresa: mancava una gomma e perdendo oltre dieci secondi ha vanificato tutto l'ottimo weekend. Andò molto peggio a Irvine che mancò il titolo Mondiale nel 1999 per soli due punti. E punti preziosi li perse nella gara del Nurburgring dove arrivò ai box, lì non trovò una delle quattro ruote che gli dovevano essere montate. Irvine perse addirittura 28 secondi, chiuse settimo, posizione che all'epoca non assegnava nemmeno un punto.