Ecclestone torna nel paddock della F1 a Sakhir: ha usato uno stratagemma per aggirare il divieto
Nel paddock della Formula 1 sul circuito di Sakhir in occasione del weekend del GP del Bahrain che ha aperto il Mondiale 2023 non è passata inosservata la presenza dell'ex patron del Circus Bernie Ecclestone. Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che, dati gli screzi e i pessimi rapporti con Liberty Media, a cui nel 2016 ha venduto la F1, e l'attuale management che si occupa del campionato automobilistico più prestigioso al mondo (continue le sue stoccate nei confronti della società statunitense e del CEO di Formula One Group Stefano Domenicali), da tempo non è più persona gradita all'interno dei circuiti.
Sulla testa dell'ex Supremo, oggi 92enne, pende infatti un divieto d'ingresso (ufficioso ma rispettato da quasi tutti gli organizzatori dei GP di Formula 1) nei vari impianti in cui si disputano weekend di gara della F1 ed è per questo che vederlo in Bahrain per il primo gran premio del Mondiale 2023 con tanto di pass al collo ha suscitato molta curiosità.
In molti vedendolo girare indisturbato per il paddock del circuito di Sakhir si sono subito chiesti se di recente fosse stata siglata "una pace", o almeno una tregua, con Liberty Media. A dare conferma che non fosse così ci ha pensato lo stesso Bernie Ecclestone che, durante alcune interviste, non ha risparmiato pesanti attacchi nei confronti degli attuali proprietari del Circus (rei a suo dire di aver "holliwoodizzato" la Formula 1) e di Domenicali ("Horner sarebbe un Ceo molto migliore di lui" ha difatti detto al The Telegraph).
Alla luce di ciò viene quindi inevitabile chiedersi come abbia fatto Bernie Ecclestone ad entrare nel paddock del circuito di Sakhir per assistere alla gara inaugurale del Mondiale F1 2023? Ha utilizzato uno stratagemma: il malvisto ex patron del Circus è entrato con il pass ospiti della FIA. Il 92enne risultati infatti tra le persone invitate per il GP del Bahrain dalla moglie Fabiana appena rientrata con un ruolo di primo piano nell'organigramma della Federazione Internazionale che governa dal punto di vista regolamentare la Formula 1.
In questo caso, per evitare incidenti diplomatici che andrebbero a peggiorare una situazione già molto infuocata con la FIA, Liberty Media e il management della F1 non hanno potuto fare altro che inghiottire l'amaro boccone e lasciare che Ecclestone scorrazzasse tranquillamente nel paddock del circuito di Sakhir durante tutto il weekend del GP del Bahrain.