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Ecclestone ammette la frode al fisco per mezzo miliardo: un maxi-risarcimento gli evita il carcere

L’ex patron della Formula Bernie Ecclestone si è dichiarato colpevole nel processo che lo vedeva imputato per aver frodato il fisco britannico per quasi mezzo miliardo di euro: è stato condannato a 17 mesi si reclusione ma, grazie al pagamento di oltre 750 milioni di euro all’erario, non andrà in carcere.
A cura di Michele Mazzeo
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Quello che è successo oggi nel Palazzo di Giustizia di Londra ha dell'incredibile. Chiamato a deporre per rispondere dell'accusa di frode fiscale davanti alla Southwark Crown Court, l'ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone ha cambiato la sua iniziale versione dichiarandosi colpevole. Il 92enne dunque ha ammesso di aver evaso il fisco tra il 2013 e il 2016 per quasi mezzo miliardo di euro non dichiarando più di 400 milioni di sterline (473 milioni di euro al cambio attuale) di beni detenuti a Singapore.

Nell'agosto 2022 l'ex Supremo della F1, accusato di non aver dichiarato un conto bancario detenuto a Singapore contenente alla data del 7 luglio 2015 ben 650 milioni di dollari (400 milioni di sterline all'epoca) intestato ad un trust familiare (uno strumento giuridico istituito per tutelare il patrimonio e regolarne la gestione dopo la sua morte) che aveva creato per le proprie figlie adulte Deborah, Tamara e Petra (all'epoca il figlio Ace avuto all'età di 89 anni dalla terza moglie Fabiana non era ancora nato), si era dichiarato innocente. Oltre un anno dopo, sempre davanti la stessa corte, Bernie Ecclestone ha smentito se stesso: "Sono colpevole!" ha infatti detto il quasi 93enne ammettendo di aver frodato il fisco britannico.

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Caso chiuso dunque con il giudice Bryan che ha emesso immediatamente la condanna a 17 mesi di carcere con sospensione della pena per due anni e con Ecclestone che, in seguito ad una transazione civile concordata con l'Her Majesty's Revenue and Customs (il dipartimento non ministeriale del governo della Gran Bretagna responsabile della riscossione delle imposte, di fatto la nostra Agenzia delle Entrate), ha già versato 652 milioni di sterline (oltre 750 milioni di euro) per sanare la sua posizione riguardo alle tasse arretrate.  Una cifra enorme quella pagata dall'ex patron della Formula 1 al fisco britannico (circa un quarto del suo patrimonio che, secondo Forbes, prima di questa vicenda ammontava a 2,73 miliardi di euro) che però è servita ad attutire la condanna del giudice ed evitargli il carcere e restare dunque libero seppur con la condizionale.

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