È morto Reinhold Roth: era in stato vegetativo da 31 anni dopo l’incidente nella Moto 250
Il mondo dei motori e in particolare delle due ruote è in lutto. È morto all'età di 68 anni, Reinhold Roth, ex pilota tedesco costretto a ritirarsi dalle corse nel 1990 in seguito ad un terribile incidente nella categoria 250. Uno schianto terribile quello avvenuto nel Gran Premio di Jugoslavia che ha stravolto letteralmente la sua vita, costringendolo ad uno stato vegetativo. Poche ore fa l'ufficialità del decesso da parte della MotoGP, con Roth dunque che ha smesso di lottare.
Reinhold Roth è stato uno dei piloti più amati degli anni '80. Apprezzato in pista e fuori, per il suo atteggiamento positivo e sempre sorridente, ha all'attivo anche un titolo di campione europeo nella categoria 250, dopo le apparizioni anche nella 350. Nel 1987 e nel 1989 ha sfiorato anche la vittoria del titolo mondiale, piazzandosi alle spalle nella classifica finale rispettivamente di Mang e Pons. Nel 1990 poi il gravissimo incidente, con le immagini davvero terribili che all'epoca fecero molto scalpore, alimentando ancora una volta il consueto dibattito sulla sicurezza delle gare.
Roth in lotta per le posizioni di testa, che era preceduto da altri due avversari si è accorto solo in extremis della presenza di un doppiato. Troppo tardi per frenare o dribblare il pilota, per il tedesco che dopo l'impatto finì per schiantarsi anche fuori pista in una carambola impazzita. Condizioni letteralmente disperate per il classe 1953 che dopo circa due mesi di coma profondò grazie alle cure dei medici riuscì a risvegliarsi, pur restando purtroppo emiplegico a causa delle fratture al cranio e dei danni spinali. Dopo ben 31 anni, sempre circondato dall'affetto della famiglia e in particolare della moglie Roth si è spento per l'ennesima complicazione di quell'incidente.