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È morto Phil Read, stroncato da una lunga malattia: la leggenda del Motomondiale aveva 83 anni

La leggenda del motociclismo Phil Read è morto all’età di 83 anni dopo aver combattuto a lungo contro una brutta malattia: addio al sette volte campione del mondo nel Motomondiale che battagliò in pista con Giacomo Agostini.
A cura di Michele Mazzeo
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Grave lutto per il mondo dei motori. Il leggendario pilota britannico Phil Read è morto all'età di 83 anni dopo aver combattuto a lungo contro una brutta malattia. Più volte infatti negli ultimi anni il sette volte iridato del Motomondiale (primo nella storia a vincere il titolo nelle tre classi principali 125 cc, 250 cc e 500 cc) era stato ricoverato in ospedale a causa di un cancro che non è riuscito a sconfiggere definitivamente. Dopo aver vinto la battaglia contro il Covid-19, il classe '39 di Luton era infatti stato costretto ad un nuovo ricovero per l'aggravarsi del male che affliggeva ormai da tempo e che questa volta, come annunciato dal figlio sui propri canali social, lo ha portato via.

"È con incredibile tristezza che la famiglia Read comunica la scomparsa di Phil Read MBE (Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico, ndr) mentre dormiva serenamente la mattina del 6 ottobre 2022, nella sua casa di Canterbury, in Inghilterra – si legge infatti nella nota pubblicata dai suoi familiari –. Phil è conosciuto soprattutto per aver vinto il primo titolo mondiale Yamaha nel 1964 e per aver conquistato altri quattro titoli iridati su moto Yamaha, tra cui uno combattuto come pilota privato, oltre a due campionati mondiali della classe regina 500cc nel 1973 e 1974 per il marchio italiano MV Agusta. Spesso figura controversa e schietta, la sua prolifica carriera agonistica comprende 52 vittorie nei Gran Premi FIM e otto vittorie nelle iconiche gare del TT dell'Isola di Man. Nel 2002 gli è stato conferito dalla Dorna lo status di "Leggenda del MotoGP". A Phil sopravvivono i figli Michael, Graham, Phil Jr, Roki e la figlia Esme. Ulteriori dettagli su eventuali celebrazioni pubbliche della vita saranno condivisi".

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Con Phil Read se ne va uno degli ultimi rappresentanti della generazione di fenomeni inglesi che negli anni '60 e '70 ha dato lustro al motociclismo mondiale battagliando con la prestigiosa scuola italiana che aveva in Giacomo Agostini (con cui i rapporti non sono stati sempre idilliaci e del quale nel 1972 ha messo fine al dominio nella classe 500 cc che durava da sette stagioni) la sua punta di diamante. Nella sua lunga carriera il pilota britannico ha corso, tra le altre, con Benelli, Norton, Gilera, MV Agusta e con Yamaha (di cui ha scritto la storia essendo stato nel 1964 il primo centauro a portare un titolo iridato alla casa di Iwata).

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La notizia della morte del leggendario centauro di Luton non ha lasciato indifferente la MotoGP che gli ha voluto dedicare un ultimo saluto e mostrare la propria vicinanza alla famgilia: "Tutti in MotoGP sono rattristati nell'apprendere della scomparsa di Phil Read – si legge infatti nella nota diramata attraverso i canali ufficiali del Motomondiale –. Sette volte campione del mondo, Phil ha contribuito a elevare il nostro sport a un nuovo livello. Il suo impatto sulla comunità motociclistica non sarà mai dimenticato. I nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici. Riposa in pace, Phil".

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