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È morto Nino Vaccarella: il leggendario pilota siciliano si è spento ad 88 anni  

Si è spento all’età di 88 anni il leggendario pilota italiano Nino ‘Ninni’ Vaccarella. Il palermitano era ricoverato in ospedale da un mese. In lutto il mondo del motorsport per la perdita del leggendario driver siciliano capace di vincere tre volte la “Targa Florio”, conquistare una 24 Ore di Le Mans e disputare diversi Gran Premi in Formula 1.
A cura di Michele Mazzeo
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Nino Vaccarella è morto oggi nella sua Palermo. Il leggendario pilota siciliano si è spento ad 88 anni dopo esser stato ricoverato per quasi un mese, tra gli ospedali palermitani ‘Cervello' e ‘Civico', per alcuni problemi di salute che lo hanno costretto a sottoporsi a diversi controlli.

Il ‘Preside Volante', così era soprannominato per il ruolo ricoperto nella scuola privata di famiglia, è stato uno dei miti del motorsport italiano. Una vera e propria leggenda dell'automobilismo che ha trascorso la sua vita sulle quattro ruote soprattutto dedicandosi all'Endurance: tre i suoi successi alla prestigiosa Targa Florio (1965, 1971 e 1975), uno il trionfo alla 24 Ore di Le Mans (nel 1964 al volante della Ferrari 275 P in coppia con il francese Jean Guichet).

Per il compianto Vaccarella anche diverse apparizioni in Formula 1 nei primi anni 60′ con De Tomaso, Lotus, Porsche e Ferrari che, pur non essendo mai riuscito a conquistare nessun punto, lo hanno fatto entrare nel pantheon dei miti dell'automobilismo tricolore.

Nino Vaccarella è entrato nella storia dell'automobilismo anche per l'incidente (l'unico serio patito nella sua lunghissima carriera) che lo ha visto protagonista nel 1963 durante la durissima "1.000 km del Nurburgring", quando perse il controllo della sua Ferrari che uscì di pista finendo capovolta in un dirupo. Il pilota palermitano restò imprigionato nell'abitacolo della vettura, mentre la benzina cominciava a colare dal serbatoio squarciato. La fortuna quel giorno fu dalla sua parte dato che l'auto non si incendiò e riuscì dunque a cavarsela "solo" con tanta paura e un braccio rotto.

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