È morto l’ex pilota Raffaele ‘Lele’ Pinto: leggenda del rally italiano e della Lancia
La scorsa notte è morto l'ex rallysta Raffaele “Lele” Pinto, uno dei primi piloti italiani professionisti diventato leggenda del rally legando il suo nome a quello della Lancia. La leggenda del Rally tricolore si è spento all'età di 75 anni a Cecina, in provincia di Livorno, dopo esser stato per oltre un mese in coma farmacologico in seguito all'acutizzarsi di una brutta malattia contro cui ha combattuto nell'ultimo anno.
L'ex pilota era nato a Casnate con Bernate nel 1945 ed è stato uno dei rallysti italiani più famosi e vincenti tra gli anni '60 e '70. La sua è stata, infatti, una carriera ad altissimi livelli: il suo miglior risultato lo ottenne vincendo il Rally del Portogallo nel 1974, gara valida per il campionato Mondiale, a bordo di una 124 Abarth, prima di legare il proprio nome alla Lancia.
Con la Lancia Stratos della casa torinese ha infatti conquistato altri podi iridati, tra cui il gradino più basso nel GP del Portogallo del 1976 e nel GP di Sanremo del 1977, e il secondo posto al Tour de Corse sempre nel '77.
Abbandonate le competizioni Lele Pinto si è poi ritagliato un ruolo importantissimo nei successivi trionfi nel mondo del rally del marchio Fiat/Lancia ricoprendo il ruolo di tester, collaudatore e ricognitore nell'era del dominio nel Mondiale rally a cavallo tra gli anni '80 e 90′. A ricordare il suo fondamentale contributo all'epoca d'oro per la casa piemontese ci ha pensato il due volte campione del mondo Miki Biasion che ha dedicato un pensiero a Pinto dopo la sua scomparsa: "Addio Lele, grande campione e grande uomo – ha scritto l'unico pilota italiano ad aver conquistato il titolo iridato di rally sul proprio profilo Facebook dopo aver appreso della morte di di Raffaele Pinto –. Grazie per aver contribuito in modo determinante ai successi miei e della Lancia, sarai sempre nel mio cuore".