È morto Giovanni Di Pillo, addio alla voce del motociclismo: lo storico telecronista aveva 67 anni
Improvviso lutto per il motociclismo italiano che perde una delle sue voci storiche. Il noto telecronista toscano Giovanni Di Pillo è morto infatti nel pomeriggio di giovedì 14 ottobre all'Ospedale Careggi di Firenze nel quale era ricoverato da diversi giorni. Con il suo racconto il 67enne viareggino ha segnato un'epoca per gli appassionati delle due ruote commentando negli anni '90 il Mondiale della Superbike e per un lungo periodo essendo anche lo speaker ufficiale del circuito del Mugello. Per anni è stato direttore del canale tematico Nuvolari per la parte inerente il motociclismo nonché inviato speciale di lungo corso sui circuiti di tutto il mondo prima per Radio 105 e poi per Virgin Radio (fissa e autorevole la sua presenza nella trasmissione Revolver condotta da DJ Ringo).
La notizia della morte di Di Pillo si è immediatamente sparsa tra gli appassionati e gli addetti ai lavori: sono infatti già tantissimi i messaggi di cordoglio e di ricordo di una figura apprezzata da tutti per la passione che trasmetteva nel racconto sportivo e nel raccontare il suo amore viscerale per le moto (non solo da corsa).
La tragica scomparsa di "The Voice" (questo il suo soprannome) non ha lasciato indifferenti nemmeno i grandi protagonisti della MotoGP impegnati questo weekend dall'altra parte del mondo, a Phillip Island per il GP d'Australia. Commosso il ricordo di Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Ducati, che in diretta TV ai microfoni di Sky ha omaggiato l'amico nonché voce narrante dei trionfi della casa di Borgo Panigale nell'epoca d'oro del mondiale delle derivate di serie:
"Siamo tristissimi, se ne va un amico. Siamo vicini alla moglie Cristina e alla famiglia. Sapevo che non stesse bene, ma questa notizia mi lascia senza parole – ha infatti detto un affranto Ciabatti parlando della morte di Giovanni Di Pillo –. Con la sua voce ha esaltato la Superbike e la Ducati prima dell'ingresso in MotoGP. Fonte di aneddoti divertentissimi, era un grande conoscitore di questo sport".