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“Ducati fa terrorismo psicologico”: accuse e veleni scaldano la lotta per il Mondiale MotoGP

Con il vantaggio di Fabio Quartararo su Pecco Bagnaia ridottosi a soli 30 punti quando mancano sei gare al termine della stagione si infiamma la lotta per il titolo Mondiale della MotoGP 2022 con Yamaha che “accusa” Ducati mandando frecciate velenose dopo quanto accaduto nell’ultimo round di Misano con Bastianini.
A cura di Michele Mazzeo
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La MotoGP è pronta a sbarcare al Motorland di Aragon per il 15° appuntamento del Mondiale 2022 e con una lotta iridata che, complici le quatto vittorie consecutive messe a segno da Pecco Bagnaia nelle ultime quattro gare, sembra essersi accesa improvvisamente. L'italiano della Ducati, dopo il successo a Misano, arriva infatti sul tracciato spagnolo con soli 30 punti di svantaggio rispetto al leader Fabio Quartararo che da Assen in poi ha perso ben 61 lunghezze di vantaggio sul rivale. Con sei gran premi ancora da disputare dunque la riconferma del francese della Yamaha sul trono della classe regina del Motomondiale non sembra essere così certa come appariva dopo la corsa del Sachsenring.

Inevitabile dunque che, con una lotta che si fa più serrata, anche gli animi all'interno delle singole squadre comincino a scaldarsi e si inizi a fare caso a tutti quei fattori che, con una leadership della classifica iridata quasi blindata, prima non venivano nemmeno presi in considerazione. Nello specifico gli avversari cominciano a notare che a giocare un ruolo decisivo nella lotta per il titolo (che ancora, nonostante il calo negli ultimi GP, vede coinvolto anche Aleix Espargaro dell'Aprilia distante solo 3 punti da Bagnaia) potrebbe essere il fatto che Ducati, a differenza di Yamaha (che ne ha 4) e la squadra della casa di Noale (che ne ha solo 2) disponga di ben 8 piloti sulla griglia di partenza (oltre ai due alfieri del team ufficiale di Borgo Panigale, ci sono infatti anche quelli del Team Pramac, del Team Gresini e del Team VR46 tutti in sella ad una Desmosedici) che possono in qualche modo fare "gioco di squadra" tra loro favorendo dunque il torinese.

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A far scattare l'allarme nel paddock della MotoGP è stato quanto avvenuto nell'ultimo round a Misano quando i vertici della squadra corse della Ducati hanno ripreso pubblicamente Enea Bastianini (oggi nel Team Gresini ma già certo di prendere il posto di Jack Miller nel team ufficiale dalla prossima stagione) per la troppa irruenza mostrata nel duello finale per la vittoria con Pecco Bagnaia che il prossimo anno sarà suo compagno di squadra, scusandosi poi solo in privato con il riminese.

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Alla vigilia del GP di Aragon infatti il team manager della Yamaha Massimo Meregalli ha infatti colto l'occasione per sottolineare come la Ducati giochi su questo vantaggio numerico nella lotta iridata tra Bagnaia e Quartararo ma anche per lanciare una velenosa frecciata (utilizzando un'espressione molto forte come "terrorismo psicologico") alla casa di Borgo Panigale per il trattamento riservato agli altri piloti: "Le Ducati in pista sono tante e giocano su questa cosa. Sono convinto che se a Misano non fosse stato fatto terrorismo psicologico Bastianini avrebbe provato prima a battere Bagnaia – ha infatti detto il team manager Yamaha alla Gazzetta –. Ma va dato atto a Pecco di non aver commesso errori" ha quindi chiosato Maio Meregalli rendendo comunque onore alla prova di quello che è ora, a sei gare dal termine della MotoGP 2022, il più accreditato rivale nella lotta al titolo con il suo pilota Fabio Quartararo.

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