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Dubbi sulla Mercedes W12 dopo i test F1 2021 in Bahrain: difficoltà o strategia?

Dubbi sulla nuova Mercedes dopo i tre giorni di test invernali di Formula 1 andati in scena lo scorso week end in Bahrain: la W12 sul circuito di Sakhir ha palesato problemi di affidabilità e di prestazioni. Il team principal Toto Wolff preoccupato: “Quest’anno è stata una partenza orribile per noi. Non come gli altri anni. Non siamo veloci, abbiamo problemi di affidabilità”. Lewis Hamilton gli ha fatto eco: “”Non siamo abbastanza veloci. C’è molto lavoro da fare”. Ma c’è chi ha dubbi: veri problemi o strategia?
A cura di Michele Mazzeo
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I tre giorni di test invernali di Formula 1 andati in scena lo scorso week end in Bahrain hanno lasciato qualche certezza e tanti dubbi in vista della nuova stagione che prenderà il via il prossimo 28 marzo sempre sul circuito di Sakhir. La Red Bull ha confermato di essere migliorata, la Ferrari di aver risolto il problema della velocità di punta in rettilineo, McLaren di aver guadagnato parecchio dal nuovo motore Mercedes, l'Alpine di aver affidato al rientrante Alonso una monoposto molto affidabile mentre Alfa Romeo e Alpha Tauri si candidano al ruolo di sorprese del Mondiale 2021. I dubbi riguardano soprattutto la Mercedes, la scuderia che da sette anni domina il Circus fin dal primo giorno di test e che invece, in questo caso, è apparsa la squadra più in difficoltà.

Il dubbio è: la W12 ha davvero problemi al retrotreno (la parte della monoposto su cui sono intervenute le novità regolamentari in vista del Mondiale 2021), al cambio e in termini di velocità oppure Mercedes in questa prima uscita stagionale ha voluto giocare di strategia nascondendo il reale potenziale della sua nuova vettura? Soltanto nel primo GP stagionale, il GP del Bahrain del 28 marzo, scopriremo la verità a riguardo. Al momento abbiamo infatti indicazioni contrastanti tra loro dopo aver visto i piloti Mercedes in pista nei tre giorni di test ufficiali: con Valtteri Bottas che, problemi al cambio a parte, è sembrato molto più a suo agio a gestire la nuova vettura, rispetto al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton che invece, ogni qualvolta è sceso sul tracciato di Sakhir, ha avuto grosse difficoltà nel tenere a bada il retrotreno della W12 (finendo due volte in testacoda nella ghiaia).

Qualora si trattasse di una strategia, suonerebbe come un deciso cambio di rotta per Mercedes che in questi ultimi sette anni ci ha abituato a mostrare la sua superiorità fin dai primi giorni test. E anche le parole del team principal Toto Wolff che, stranamente, ha confermato le difficoltà palesate in pista sembrano un deciso cambio di tendenza rispetto al passato dove spesso era stato lui ad ‘accusare' i colleghi di fare troppa strategia durante i test: "Quest’anno è stata una partenza orribile per noi. Non come gli altri anni. Non siamo veloci, abbiamo problemi di affidabilità. Dobbiamo però dimostrare la nostra caparbietà e la nostra capacità di lavorare e spingere. Non abbiamo modificato il design del cambio e abbiamo visto due problemi. Tutte queste cose sono allarmi. Rappresentano un problema non solo per il rischio di non finire la gara, ma anche per le possibili penalità".  Parole di Toto Wolff confermate anche da Lewis Hamilton che al termine dei test ha così sentenziato riguardo alla nuova vettura: "Non siamo abbastanza veloci. C'è molto lavoro da fare".

La sensazione è stata che per evitare altri problemi tecnici dopo quello occorso alla W12 di Valtteri Bottas nella sessione di apertura di test, gli ingegneri Mercedes abbiano deciso di far girare i due piloti nelle successive sessioni con una modalità di motore conservativa, utilizzando una mappa poco spinta, perdendo dunque in termini di prestazioni ma evitando altri problemi al cambio derivanti dall'estremizzazione aerodinamica perpetrata sul cofano motore della W12 che non permette a questo componente di "respirare". Se questa sensazione sarà confermata dunque, una volta cambiato il cofano motore, il reale valore della nuova Freccia Nera verrà fuori già dalla prima gara della nuova stagione e a quel punto potremo davvero capire se in questi test si è giocato di strategia o se l'allarmismo di Toto Wolff e Lewis Hamilton fosse invece giustificato.

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