Dubbi sul nuovo motore di Hamilton, chiesti chiarimenti alla FIA: “Sembrava avesse il DRS aperto”
La Mercedes si è presentata al GP della Turchia con un nuovo motore endotermico che sembra aver aumentato sensibilmente le prestazioni della W12 di Lewis Hamilton in termini di velocità. Soprattutto in rettilineo, all'Istanbul Park, la vettura del britannico è apparsa nettamente più veloce di tutte le altre monoposto in pista, compresa anche la Red Bull con la quale fino alla gara turca aveva prestazioni similari. E questo inevitabilmente ha sollevato alcuni dubbi riguardo alla regolarità del motore montato dall'inglese con tanto di richiesta alla FIA di chiarimenti in merito inoltrata da diverse scuderie.
A rivelarlo è stato Christian Horner, team principal della Red Bull in lotta per il Mondiale costruttori con la Mercedes e con Max Verstappen tornato leader della classifica proprio dopo il risultato ottenuto in Turchia: "Se guardi alla velocità in rettilineo di Lewis nella gara in Turchia, era di 15 o 20 km/h più veloce rispetto a noi, quindi dobbiamo trovare un po' di velocità in più. Forse hanno una configurazione diversa – ha commentato Horner a Sky Sport UK dopo la gara dell'Istanbul Park –. Vogliamo che sia chiaro che non abbiamo fatto nessun reclamo ufficiale, ma abbiamo solo chiesto dei chiarimenti alla FIA, così come fatto da altre squadre – ha poi aggiunto il capo della squadra austriaca –. La Red Bull quindi non è l'unica squadra che li ha chiesti".
Sorpreso da questo improvviso netto miglioramento delle prestazioni della Mercedes di Lewis Hamilton anche il consigliere della Red Bull Helmut Marko: "Sembrava che la Mercedes corresse con il DRS aperto – ha infatti detto il dirigente del team con sede a Milton Keynes a racingnews365 dopo il GP della Turchia –. Adesso dovremo cercare di massimizzare a livello telaistico per tentare di compensare quest’improvvisa velocità della Mercedes". La Red Bull dunque appare molto preoccupata di questi inaspettati progressi della Mercedes che potrebbero avvantaggiare i rivali proprio nel momento decisivo per l'assegnazione dei titoli iridati.