Doping Andrea Iannone, il Ceo della MotoGP: “Squalifica solo se la violazione è chiara”
“Dorna, come sempre e non potrebbe essere altrimenti, rispetterà la decisione che verrà presa. Ma è importante dire che la sostanza rilevata nel test di Iannone era presente in quantità molto piccole”. A parlare è il ceo di Dorna Sport, Carmelo Ezpeleta, in una video intervista pubblicata dal sito ufficiale del campionato, in riferimento alla situazione del pilota dell’Aprilia Andrea Iannone, attualmente sospeso dalle competizioni e ancora in attesa di conoscere il verdetto della Corte Disciplinare della FIM. “C’è stata l’udienza di Iannone e Aprilia davanti al tribunale della Federazione e siamo in attesa della sentenza – prosegue il numero uno del campionato – . Ma ripeto, rispetteremo la decisione che verrà presa e spero che tutto finisca bene”.
Ezpeleta: "Squalifica Iannone solo se la violazione è chiara"
Iannone è stato sospeso dalle competizioni lo scorso 17 dicembre per la positività al Drostanolone, uno steroide anabolizzante che fa parte dell’elenco delle sostanze vietate della Wada, ed è stato costretto a saltare sia i test pre-campionato di Sepang, sia quelli in Qatar. Circostanza che, a detta di Ezpeleta, dovrebbe però cambiare. “A mio parere, la gente dovrebbe essere sanzionata quando la violazione è chiara. Il mio desiderio, come Ceo di Dorna, e parlo senza la pressione della FIM, è quella di avere un nostro elenco di sostanze proibite. Quelle che oggi sono presenti nel Codice Antidoping sono vietate per tutti gli sport, ma gli sport motoristici, e in particolare la MotoGP, sono speciali. Quindi il mio desiderio, e ne ho parlato con la FIM, è quello di creare un elenco di sostanze proibite stilato dalla FIM in collaborazione con la Wada specifico per il nostro sport. Ma è solo una proposta, qualcosa che come Dorna non possiamo decidere da soli”.
Parlando della stagione ormai alle porte (la gara inaugurale è prevista in Qatar nel weekend del 1 marzo, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto dovuti al Coronavirus), Ezpeleta anche chiarito le indiscrezioni riguardanti la presunta richiesta di una wild card arrivata dalla Kawasaki: “Kawasaki – precisa il manager spagnolo – non ha mai chiesto ufficialmente una wild card in MotoGP. Un team ci ha chiesto se c’è la possibilità che la Kawasaki o qualsiasi altro costruttore possa disputare wildcard durante il campionato ma il regolamento indica chiaramente che le wildcard sono a disposizione soltanto delle Case impegnate nel campionato. Qualora la Kawasaki o qualsiasi altro marchio che non è in MotoGP volesse partecipare, potrebbe farlo, ma solo seguendo le regole del campionato, per cui attraverso un team esistente”.