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Domanda scomoda sul ricorso di Massa per il Mondiale F1 2008: tra Sainz e Hamilton cala il gelo

Alla vigilia del weekend del Gran Premio del Brasile è stato chiesto ai piloti di Formula 1 cosa pensassero della causa di Felipe Massa, che pretende il titolo del 2008. In conferenza stampa c’è stato un momento imbarazzante che hanno vissuto Hamilton e Sainz.
A cura di Alessio Morra
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In questo weekend si disputa il Gran Premio del Brasile, che in alcune occasioni ha assegnato il titolo Mondiale. Il 2 novembre 2008 Felipe Massa cullò un sogno, anzi il sogno, ma subì una beffa tremenda da Lewis Hamilton che con un quinto posto sul filo divenne campione del mondo. Quello è stato il primo dei sette allori dell'inglese, ma sarebbe potuto essere il primo e unico dell'allora pilota Ferrari, che da qualche tempo è in causa con la Formula 1 per la questione del Crashgate, tema caldo pure a Interlagos, dove nella conferenza stampa della vigilia è stata rivolta ai piloti una scomoda domanda sulla questione.

La questione è nota agli appassionati di Formula 1 e ancora di più ai tifosi della Ferrari. Il Mondiale 2008 è stato vissuto punto a punto da Hamilton e Massa. Lewis vince grazie a un sorpasso a Glock all'ultima curva dell'ultimo giro dell'ultima gara del campionato. Dire finale thrilling è poco. Per Massa il dolore sportivo è infinito, perché quando aveva tagliato il traguardo (per primo) sapeva di essere campione. Quel Mondiale si è deciso per un solo punto ed è stato il primo dell'inglese che grazie ai trionfi ottenuti con la Mercedes ha eguagliato Schumacher ed è diventato pure Baronetto.

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Quel campionato venne anche condizionato da quanto accadde nel GP di Singapore, tenuto a fine settembre. In quella gara Massa era al comando quando Piquet jr. si schianta, entra la Safety Car e al comando balza Alonso, che si era fermato il giro precedente. Felipe è sfortunato due volte, perché al pit stop ha un problema al bocchettone – all'epoca c'era il rifornimento obbligatorio. Massa precipita in classifica e chiude fuori dalla zona punti, Hamilton è terzo.

Circa un anno dopo si scopre che l'incidente di Piquet in realtà era premeditato, una decisione a tavolino della Renault per far vincere Alonso. Massa ha chiamato in causa Bernie Ecclestone, che ha da poco compiuto 93 anni. L'ex totem della Formula 1 una volta disse che sia lui che Max Mosley (all'epoca presidente FIA) erano al corrente dell'imbroglio del team Renault.

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Il pilota brasiliano quel titolo non lo può riavere, e non può fare materialmente nemmeno ricorso, ma ha fatto causa alla Formula 1 e pretende un risarcimento danni superiore ai dieci milioni di euro. Dalle parole velocemente è passato ai fatti Massa, che ha pagato la scelta di fare causa alla Formula 1 con l'esclusione dal GP di Monza, dove venne anche rimosso uno striscione in cui era scritto: "Felipe Massa campione del mondo 2008".

Il nome di Massa e la sua vicenda aleggia in Brasile, dove un giornalista di Estadão ai cinque piloti presenti che erano i ferraristi Sainz e Leclerc, proprio Hamilton, oltre a Bottas e Sargeant cosa ne pensassero della richiesta di Felipe Massa, che è pronto ad andare in tribunale per rivendicare il titolo del 2008.

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In quel momento cala il gelo. Nessuno dei cinque sembra voler prendere la parola. C'è un vero e proprio momento di impasse. Restano tutti in silenzio. D'altronde, non è semplice rispondere. Sainz rompe il ghiaccio, ma non dà una vera risposta perché dice: "A riguardo non ho un'idea precisa". Lo spagnolo indica Hamilton, come a dire, la cosa riguarda lui e tocca a lui rispondere. A quel punto Lewis è costretto a dire qualcosa, ma si cava d'impaccio dicendo che quella faccenda non è in cima ai suoi pensieri, e in questo momento non sta pensando a questo.

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