Disastro Ferrari a Baku: il motore di Leclerc in fumo, Sainz fuori per un problema meccanico
Nel Gran Premio in Azerbaijan il disastro Ferrari si materializza al 21° giro quando Charles Leclerc è costretto al ritiro. Il motore della sua Rossa va in fumo, la scia bianca che lascia alle spalle è un pessimo segnale, quello della resa forzata da leader della gara. Aveva ritrovato la prima posizione dopo averla persa alla partenza, quando Sergio Perez era stato più lesto e abile nelle manovra. S'era ripreso lo scettro della corsa di Baku tenendo alle spalle (e staccandolo abbastanza da assaporare finalmente il brivido di essere lì davanti e giocarsi il tutto per tutto) grazie all'intuizione di sfruttare la Virtual Safety Car per cambiare le gomme e utilizzare una mescola più dura. Ma è finita malissimo.
È la seconda volta che gli capita in questa stagione dopo l'intoppo che lo aveva bloccato anche a Barcellona. Sono appena 12 i punti raccolti su 75 nelle ultime tre tappe del Mondiale. E tanto basta per tracciare i contorni della disfatta. "Non ho parole, fa male. Da domani ritroverò la motivazione ma questi sono punti importanti persi", è così che il monegasco esprime la grande amarezza per la piega che ha preso la sfida sull'asfalto azero. Poteva essere l'occasione buona per recuperare terreno prezioso in classifica mondiale, la tappa di Baku s'è trasformata in un incubo a occhi aperti. In un calvario, alla luce degli esiti precedenti.
"Per quanto accaduto nelle ultime gare è chiaro che abbiamo un problema di affidabilità – ha aggiunto Leclerc -. Fa male. Sono tre Gran Premi che siamo competitivi ma non riusciamo a fare risultato. Facciamo un reset e domani ripartiamo. Non possiamo ignorare questi punti persi. Sono stop importanti, sono altri 25 punti persi e sono tanti. Fa male davvero… sono pessimista adesso".
L'espressione del Team Principal, Mattia Binotto, che dal muretto osserva le difficoltà delle vetture dà l'esatta dimensione dell'umore nerissimo della Scuderia di Maranello. Peggio di così non poteva andare, non succedeva dal 2009 che le Rosse uscissero di scena in anticipo in maniera così ingloriosa. In precedenza (9° giro) era toccato a Carlos Sainz alzare bandiera bianca e uscire sconsolato dalla vettura. All'ingresso della curva 4 la macchina s'era piantata per un problema meccanico, un guasto al brake by wire (il sistema frenante digitale lo aveva messo fuori causa).