Dietro la vendetta di Verstappen su Perez c’è uno scandalo antisportivo: la Red Bull implode
La gara del GP del Brasile ha definitivamente fatto esplodere la polveriera Red Bull. Una situazione paradossale per la squadra che ha già ipotecato i due titoli iridati con largo anticipo avendo dominato questo Mondiale di Formula 1 2022 e che al termine della penultima corsa della stagione si è ritrovata a dover gestire un caso molto spinoso: il via della guerra aperta tra i suoi due driver. Se fino ad ora infatti si era riusciti a tenere sommersa l'avversione tra Sergio Perez e Max Verstappen, quanto avvenuto nei giri conclusivi della gara di Interlagos ha reso pubblico quello che, soprattutto in vista delle prossime stagioni (il messicano ha un contratto fino al 2024, l'olandese fino al 2028), è un grosso problema per il team austriaco che nel 2023 dovrà già fare i conti con le sanzioni ricevute dalla FIA per lo sforamento del budget cap.
Lo sfregio del due volte campione del mondo nei confronti del suo compagno di squadra andato in scena nella gara vinta da George Russell (lo ha superato senza poi restituirgli la posizione contravvenendo apertamente agli ordini di scuderia) infatti è un problema ben più grosso dei due punti fatti perdere a Perez nella lotta per il secondo posto nella classifica iridata con Charles Leclerc (anche lui alle prese con rabbia e frustrazione dopo il gran premio brasiliano). Quella di Max Verstappen è stata difatti una crudele vendetta, come lui stesso aveva lasciato intuire nel team radio con cui ha spiegato perché non ha fatto passare il messicano nel finale: "Non do la posizione a chi non mi ha dato la scia" ha infatti detto tra le altre cose.
Da queste parole sembrerebbe chiaro che il riferimento è alla diatriba sulle scie in qualifica che va avanti da tutta la stagione e che è nata dal rifiuto di Sergio Perez di aiutare il compagno di squadra nelle qualifiche del GP di Francia con i due che da lì non hanno mai più fatto gioco di squadra (con Verstappen che ha tornato la scortesia a Checo in diverse occasioni e quest'ultimo che, almeno al sabato, ha smesso di fare da secondo pilota al plurititolato compagno). Nessuno però pensava che questi "dispetti" finissero per penalizzare qualcuno dei due in gara, soprattutto quando questo sta ancora lottando per centrare un obiettivo. Ecco perché, pur consci di ciò, lo sfregio dell'olandese ad Interlagos ha colto tutti di sorpresa.
Questo ha fatto pensare che dietro questo colpo basso vi sia qualcosa di più grave di semplici scaramucce per le scie in qualifica. E così potrebbe essere, qualora il retroscena svelato dall'ex pilota Tom Coronel (amico della famiglia Verstappen) corrispondesse al vero: "Perez è finito contro le barriere volontariamente nelle qualifiche a Monaco e lo ha ammesso a Christian Horner ed Helmut Marko. Verstappen non se lo è dimenticato" ha difatti raccontato l'ex driver olandese ai microfoni della piattaforma streaming svedese ViaPlay ricordando come quell'incidente costò la probabilissima pole al compagno di squadra in un momento in cui la lotta iridata con Leclerc era accesissima. Il campione del mondo anche nelle interviste post-gara ha confermato che tra loro è successo qualcosa in passato senza però scendere nei particolari.
Quanto rivelato da Coronel, confermato poi anche da diversi giornalisti molto vicini all'ambiente Red Bull, oltre ad essere un vero scandalo a livello sportivo, potrebbe dunque essere il vero motivo per il quale l'olandese ha smesso di aiutare il suo compagno di squadra per tutta la stagione decidendo infine di vendicarsi platealmente non rispettando gli ordini di scuderia nel GP del Brasile e di fatto dichiarare guerra a Sergio Perez che più volte lo scorso anno lo ha aiutato, sacrificando le proprie gare (memorabile la sua strenua difesa su Lewis Hamilton ad Abu Dhabi che ha permesso a Verstappen di ricucire il gap con il rivale), risultando decisivo nella conquista del suo primo titolo iridato. Un problema enorme per la scuderia di Milton Keynes che, oltre a vedersi delegittimata dal suo pilota principe ad Interlagos, deve adesso affrontare una stagione complicata con due piloti che difficilmente collaboreranno tra di loro.
Lo sa bene la Red Bull che, non a caso, subito dopo la bandiera a scacchi della gara brasiliana ha richiamato entrambi i suoi driver per parlare di ciò che era accaduto e tentare di stemperare gli animi prima che questi si presentassero davanti alle telecamere delle svariate emittenti televisive presenti sul circuito paulista per le consuete interviste post-gara. Il confronto chiarificatore è stato confermato sia dal team principal Christian Horner che dal superconsulente Helmut Marko che hanno entrambi aggiunto che tra Verstappen e Perez è statp tutto chiarito e che l'olandese nell'ultimo GP di Abu Dhabi, in programma nel prossimo weekend, aiuterà il compagno di squadra a battere Charles Leclerc e ottenere così il secondo posto finale nella classifica piloti del Mondiale di Formula 1 2022. Chissà però se si tratta solo di una tregua o della fine di quella guerra che si sarebbe aperta a Monte-Carlo con il presunto tradimento di Perez.