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Dici Formula 1 a Imola e pensi ad Ayrton Senna e alla maledetta Curva del Tamburello

Il 1° maggio del 1994 Ayrton Senna morì, aveva solo 34 anni. Il brasiliano guidava la Williams quando in quel maledetto weekend fu autore di un tremendo incidente alla Curva del Tamburello. Un incidente che nessun appassionato di Formula 1 potrà mai dimenticare. Da quel giorno si sono legati per sempre Ayrton Senna e la Curva del Tamburello.
A cura di Michele Mazzeo
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Il 1° maggio non è una data come tutte le altre per chi ama la Formula 1. Quel giorno del 1994 a Imola si è segnata la storia dello sport. Morì Ayrton Senna per colpa di un quel tragico incidente nella curva del Tamburello nel corso del Gran Premio di San Marino, in un weekend drammatico – il giorno prima perse la vita il pilota austriaco Roland Ratzenberger. La curva è quella del Tamburello, e ancora oggi, a 30 anni dall'accaduto, è luogo di pellegrinaggio, come lo è la tomba di Jim Morrison a Parigi. Eroi pagani. Miti che hanno segnato la vita di molti di noi.

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Oggi la curva del Tamburello, quella che hanno affrontato un paio di settimane fa Lewis Hamilton, Max Verstappen, Charles Leclerc nel Gran Premio Made in Italy e dell'Emilia Romagna, dopo le modifiche apportate dopo il mortale incidente del campione di San Paolo, è soltanto una lenta chicane da affrontare in sicurezza, ma per tutti il Tamburello è rimasta quella piega a sinistra da pelo sullo stomaco che si affrontava a quasi 300 Km/h teatro di tantissimi incidenti e costata la vita al leggendario "Magic".

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Una curva spettacolare ma pericolosissima e lo stesso Ayrton Senna ne parlava così dieci giorni prima del tragico incidente in cui perse la vita quasi prevedendo ciò che sarebbe accaduto dieci giorni più tardi: "Hanno cercato di migliorare il Tamburello, ma mi pare che c'è qualcosa di storto, ci sono i gradini sull'asfalto. In una curva velocissima ci sono 3-4 gradini con la macchina che sbatte per terra e c'è il pericolo di andare dritto". Già allora quando dicevi Formula 1 a Imola dunque il primo pensiero andava alla Curva del Tamburello, un binomio indissolubile diventato trinomio dopo quel 1994. Oggi non si può parlare di Formula 1 a Imola senza pensare ad Ayrton Senna e al "maledetto" Tamburello. Anche se quel Tamburello, per fortuna, non "suona" più.

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