Coulthard a Melbourne ha rivisto Michael Schumacher, un flashback: “Ho avuto i brividi”
La vittoria di Charles Leclerc nel GP d'Australia di Formula 1 2022 ha sbalordito tutto, soprattutto per il modo in cui è arrivata con il monegasco che ha messo a segno il suo primo Grand Chelem (pole, giro veloce e vittoria stando in testa alla gara dal primo all'ultimo giro) della carriera. Già prima che il più immediato inseguitore Max Verstappen fosse costretto al ritiro, infatti, il pilota della Ferrari sembrava riuscire a girare sul tracciato di Melbourne su ritmi insostenibili per tutti gli altri driver in pista mostrando una superiorità schiacciante divenuta ancora più evidente nel finale quando la sua unica preoccupazione era rivolta al giro veloce.
Un successo talmente dominante che ha fatto venire i brividi all'ex pilota David Coulthard. La prestazione del monegasco nella gara australiana ha infatti fatto vivere un emozionante flashback che lo ha riportato indietro nel tempo, vale a dire ad inizio millennio quando lo scozzese da alfiere McLaren doveva vedersela con lo strapotere della leggenda F1 Michael Schumacher ai tempi della Ferrari.
A raccontare come il successo di Leclerc a Melbourne gli abbia ricordato il modo in cui il sette volte campione del mondo dominava le corse F1 quando correva per la scuderia del Cavallino è stato lo stesso Coulthard che in un'intervista all'emittente britannica Channel 4 rilasciata dopo il GP d'Australia ha detto: "In realtà durante la gara ho avuto un po' di brivido, un flashback di quando Michael era dominante sulla Ferrari".
Lo scozzese ha poi anche scherzato sulla cosa ("Tutte le mie paure sono riaffiorate!" le sue parole) facendo riferimento al fatto che, da avversario, ha vissuto come un incubo il lungo dominio in Formula 1 di Schumacher e della Ferrari. Tornato serio l'ex pilota F1 oggi 51enne ha poi elogiato Charles Leclerc, il team principal Mattia Binotto e il lavoro fatto sulla F1-75 a Maranello:
"Non possiamo non riconoscere che Leclerc è un pilota di qualità e un grande uomo – ha difatti proseguito David Coulthard –. La Ferrari ha lavorato sodo e Mattia Binotto è stato bravissimo a rimanere calmo nonostante tutta la pressione per la mancanza di prestazioni negli ultimi due anni. La macchina era dominante. È stata davvero – ha infine concluso – una dimostrazione di forza impressionante".