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Cosa serve alla Ferrari per vincere il Mondiale costruttori in F1 e perché la Red Bull non c’entra

Con la doppietta degli Stati Uniti, la Ferrari è tornata in piena corsa per il Mondiale Costruttori. La McLaren ha 48 punti di vantaggio, recuperarli negli ultimi 5 Gp con 250 punti a disposizione non è affatto impossibile.
A cura di Alessio Morra
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La Ferrari in Texas ha vinto con Charles Leclerc e ha piazzato una straordinaria doppietta, con Sainz secondo. Ha fatto la storia la scuderia di Maranello che dopo 18 anni ha realizzato un fantastico uno – due negli Stati Uniti. Bottino pieno per la Ferrari che ora è tornata in corsa per il successo nel Mondiale Costruttori. Facile non è, ma non è nemmeno impossibile. Le gare da disputare sono ancora cinque e la possibilità di recuperare i 48 punti di ritardo dalla McLaren c'è.

La Ferrari è terza nel Costruttori, Red Bull avanti di un soffio

Il sogno del Costruttori in realtà la Ferrari non lo ha mai abbandonato. Dopo il successo di Monza di Leclerc la porticina era aperta, ma il ritiro di Baku di Sainz è stato pesante, e a Singapore non è arrivato il colpo grosso. Il divario con la McLaren era ampio, ma la Ferrari ci credeva già prima di Austin e ora ancora di più. Perché con 5 Gp da disputare (il prossimo è in Messico) la possibilità di guadagnare ancora terreno sulla McLaren c'è, ma bisogna sempre essere impeccabili, perché sono 48 i punti di distacco.

In realtà la Ferrari è terza nel Campionato Costruttori, perché davanti c'è pure la Red Bull, che però è avanti di sole 8 lunghezze e che bada soprattutto a vincere il titolo Piloti, con Verstappen che è ringalluzzito dopo il weekend di Austin, è arrivato davanti a Norris, che ha sbagliato ancora una volta, anche nella gara di Austin. E soprattutto la Red Bull non ha il minimo contributo da parte di Perez, che è solo ottavo in campionato.

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Ma la Ferrari va a caccia della McLaren, leader del campionato

Di punti a disposizione con 5 Gp (Messico, Brasile, Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi) e due Sprint Race ce ne sono addirittura 250. Dunque la possibilità di mettere la freccia e superare prima la Red Bull (cosa che pare scontata) e poi la McLaren c'è. Ma per farlo c'è una sola cosa da fare: continuare a vincere.

Sainz, prima di Austin, parlando delle sue ultime gare in Ferrari aveva detto di voler chiudere la sua avventura con un successo e aveva indicato il Messico e Las Vegas le piste più favorevoli. Il Messico diventa così un crocevia importante. Perché fare risultato pieno lì vorrebbe dire dare continuità e vorrebbe dire molto probabilmente sorpasso alla Red Bull e ovviamente distanze accorciate con la McLaren, che negli Stati Uniti ha deluso (al netto della pole di Norris).

La Ferrari non vince il Mondiale Costruttori dal 2008

Fare calcoli totali, da qui all'8 dicembre, giorno in cui si chiuderà il campionato con il Gp di Abu Dhabi, è complicato. Andando gara per gara si può ragionare. Di sicuro ascoltando sia Vasseur che Leclerc si capisce come la Ferrari ci creda al titolo, che sarebbe storico, qualora arrivasse. Perché è dal 2008 che la scuderia italiana non vince il Mondiale Costruttori.

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