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Coronavirus, la MotoGP chiarisce i dubbi sul via del Mondiale: “Stiamo gestendo gara per gara”

A esprimersi è il ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta: “Abbiamo già parlato con il Qatar e la Tailandia e siamo in contatto con le diverse autorità locali per capire se i circuiti dei Paesi che ospitano un GP sono sicuri. Sono decisioni dei diversi Governi, che sfuggono al nostro controllo”.
A cura di Valeria Aiello
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Con la Tailandia e con qualsiasi altro Paese colpito dal Coronavirus, quello che stiamo facendo è parlare con le autorità locali per capire se i circuiti che ospitano i GP sono sicuri. E questo è quello che faremo con tutti gli altri Paesi fino a quando ci sarà l’emergenza sanitaria”. Il ceo di Dorna Sport, Carmelo Ezpeleta, chiarisce i dubbi sulla possibilità che una o più tappe della stagione 2020 ormai alle porte (la gara inaugurale si disputerà sul circuito di Losail, in Qatar, il prossimo 1 marzo) vengano rinviate per il rischio contagio (qui le ultime notizie sulla situazione in Italia e nel mondo).

Coronavirus, la MotoGP chiarisce i dubbi sul via del Mondiale

Abbiamo già parlato con la Tailandia ma anche con il Qatar e lo faremo con gli Stati Uniti e gli altri Paesi. Ma si tratta di decisioni che sono fuori dal nostro controllo, è una decisione dei diversi Governi” ha spiegato in una video intervista pubblicata oggi dal sito ufficiale della MotoGP. Non sarà quindi Dorna a decidere se cancellare o meno alcuni appuntamenti del Mondiale, diversamente da quanto accaduto in Formula 1 dove l’organizzazione del campionato del mondo di automobilismo ha già deciso di cancellare il GP di Cina ed eventualmente recuperarlo più avanti nella stagione.

Ezpeleta ha parlato anche del nuovo round in Finlandia al Kymi Ring, un tracciato dove “si sta lavorando duramente” per ospitare il Motomondiale. “Come ogni altro circuito – prosegue il manager spagnolo – il primo GP non è mai facile da organizzare, ma ci sono persone molto serie che si stanno impegnando moltissimo in vista dell’evento. La Finlandia, in passato, è sempre stata una tappa importante del campionato, basti ricordare Saarinen e altri piloti finlandesi, e credo che quanto stia facendo la Finlandia per tornare ad ospitare una tappa del campionato sia molto buono. Spero che in futuro diventi uno dei round consolidati”.

Tra i diversi temi trattati, oltre alla questione relativa alla sospensione per doping di Andrea Iannone (“I piloti andrebbero penalizzati solo se hanno davvero commesso una violazioneha detto il Ceo della MotoGP), affrontato anche quella relativo alla rotazione delle gare in Spagna. Ezpeleta ha spiegato che “per far fronte alle domande di molti Paesi e all’interesse della MotoGP all’espansione in tutto il mondo, non sarà possibile in futuro avere cinque gare nella Penisola iberica (le attuali quattro in Spagna a Jerez, Barcellona, Aragon, Valencia che saliranno a cinque se ci sarà l’ingresso del GP del Portogallo a Portimao, ndr)”.

“L’accordo che abbiamo siglato con il Ricardo Tormo garantisce a Valencia di avere almeno tre gare in cinque anni. Ci saranno altri accordi di questo tipo, in totale ci saranno 24 contratti da definire e se una delle tappe già in calendario dovesse saltare, magari ci saranno sempre quatto gare in Spagna anziché tre. In ogni caso, con il circuito di Valencia abbiamo concordato che, quando l’appuntamento sarà in calendario, sarà comunque il round di chiusura del campionato”. Quando invece ci sarà la rotazione, non è ancora definito quale sarà il circuito dove si disputerà la finale del campionato: “Vedremo quale sarà la situazione. Potremo decidere di chiudere in Europa oppure no, ma dipenderà da molti fattori”.

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