Coronavirus, Ferrari nella zona rossa ma il team autorizzato a partire per l’Australia
Il Nord Italia è chiuso per l’emergenza Coronavirus con l’entrata il nuovo decreto (a questo link tutte le notizie e informazioni sulle disposizioni firmate nelle notte dal premier Giuseppe Conte) che di fatto ha ampliato la zona rossa alla regione Lombardia e ad altre 14 province del Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche. Si tratta di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, aree ritenute ad alto rischio per cui il Governo vuole “evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, salvo che per spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”.
Coronavirus, Ferrari nella zona rossa
Il decreto riguarda anche il comune di Maranello, dove ha sede la Ferrari, che è quindi classificato come zona rossa e dove si dovranno rispettare le più stringenti misure per contenere il rischio di diffusione del virus. Alle luce delle nuove disposizioni, fin dal momento in cui è filtrata la bozza del provvedimento, una delle preoccupazioni è stata quella che gli uomini della Rossa non potessero più raggiungere l’Albert Park di Melbourne, il circuito dove domenica 15 marzo si disputerò il GP d’Australia, round inaugurale del campionato del mondo di Formula 1 2020. Un timore che coinvolge anche gli uomini della Haas che lavorano alla Dallara di Varano de’ Melegari, in provincia di Parma. L’altra scuderia italiana, l’Alpha Tauri, ha invece sede a Faenza che, al contrario, non fa parte del nuovo elenco stilato dal Governo.
Il team autorizzato a partire per l'Australia
A tranquillizzare tifosi e appassionati di automobilismo è però un portavoce della Ferrari che a Motorsport.com ha confermato che la squadra sarà regolarmente in pista essendo stata regolarmente autorizzata a partire per l’Australia. “Nella giornata di oggi partirà il team, mentre domani toccherà a Mattia Binotto (il team principal del Cavallino, ndr) e allo staff dirigenziale e i vertici tecnici. Tuttavia – precisa il portavoce nella dichiarazione – la logistica del team è in contatto con le autorità per recepire qualsiasi eventuale cambiamento”. Quanto ai test sanitari che li attendono in Australia, chi allestisce box e hospitality e nei giorni scorsi ha già raggiunto il paddock dell’Albert Park, ha riportato di “controlli più blandi di quelli che erano stati annunciati: all’arrivo c’è stato solo il controllo della temperatura e, non essendoci stati casi di allarme, le persone sono state libere di accedere a Melbourne senza procedere al previsto tampone”.
La situazione è in continuo divenire ma gli sforzi che si stanno compiendo per far sì che il primo GP dell’anno si disputi regolarmente sembrano dunque garantire lo svolgimento del weekend. Si svolgerà regolarmente anche il secondo appuntamento in calendario, il GP del Bahrain previsto nel fine settimana del 22 marzo anche se l’evento si terrà a porte chiuse. Sempre oggi è infatti arrivato il comunicato ufficiale dei promotori dell’evento di Sakhir in cui spiegano che in circuito non saranno ammessi spettatori.