Come sta Michael Schumacher oggi: l’incidente, il coma, le cure e le notizie sulle condizioni
Per gli appassionati di lungo corso della Formula 1 Michael Schumacher è il pilota che dopo 50 anni ha riscritto la storia dello sport, per i tifosi Ferrari è una leggenda, per i tedeschi è un modello da seguire (come dimostra la venerazione che ha per lui il quattro volte iridato in F1 Sebastian Vettel). Per tutti è anche purtroppo la sfortunata vittima di un incidente sugli sci che ha stravolto la sua vita e quella della sua famiglia costringendolo ormai da tempo a vivere 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, sotto costanti cure di un equipe medica.
Non sorprende dunque che vi sia grande interesse sulle sue condizioni di salute e che sia così amato in tutto il mondo. E la richiesta di assoluta riservatezza a riguardo da parte della famiglia (la moglie Corinna e i figli Mick e Gina-Maria) hanno di fatto creato un vero e proprio alone di mistero intorno allo stato di salute attuale del 52enne. La fame di informazioni da parte dei tantissimi supporter dell'ex pilota tedesco è dunque tanta, ma le centellinate news che filtrano dalle pochissime persone che possono fargli visita non ha mai dato risposte certe.
L'incidente sugli sci a Meribel del 2013
Nonostante i grandi successi in pista, l'evento che ha stravolto la vita di Michael Schumacher è l'incidente sugli sci di cui è rimasto vittima il 29 dicembre 2013 a Meribel in Francia. Nonostante le strane sensazioni sulla neve esternate dal tedesco quella mattina, l'ex pilota insieme a Corinna e all'allora 14enne Mick decise comunque di andare a sciare e sciando fuori pista insieme al figlio alle 11:07 cadde battendo la testa contro una roccia e, nonostante indossasse il casco, rimase gravemente ferito. L’ex pilota di Ferrari e Mercedes viene immediatamente soccorso e portato in elicottero all'ospedale Universitario di Grenoble, dove viene ricoverato in gravi condizioni.
I sei mesi in ospedale in coma farmacologico
Alle 12.40 Michael Schumacher arriva all'ospedale di Grenoble ma le sue condizioni sono critiche. Il tedesco è in coma e ha riportato un trauma cranico, condizioni che rendono necessario un immediato intervento neurochirurgico. Dopo l'operazione alla testa la situazione dell'ex pilota di F1 resta critica e al suo capezzale, oltre alla moglie e ai figli, arriva direttamente da Parigi anche il professor Gerard Saillant, uno dei massimi esperti europei di traumi al cervello, e dopo 36 ore viene sottoposto ad un secondo intervento.
Per sei mesi Michael Schumacher rimane in coma farmacologico nell'Ospedale Universitario di Grenoble. Il 16 giugno 2014 arriva poi il comunicato di Sabine Kehm, storica portavoce del Kaiser, che afferma che Michael è uscito dal coma e che è stato dimesso dal nosocomio transalpino per essere trasferito alla clinica Vaudois di Losanna e poi successivamente tornare a casa.
Il mistero sulle sue condizioni di salute
Quelle pronunciate dalla Kehm sono di fatto le ultime notizie ufficiali riguardo alle condizioni del tedesco. Da quel giorno in poi, come annunciato nello stesso comunicato ("La sua lunga riabilitazione successiva avverrà lontano dagli occhi del pubblico" si legge infatti in calce alla nota), la famiglia ha deciso di mantenere uno strettissimo riserbo sullo stato di salute di Michael Schumacher. Rarissimamente trapela qualcosa a riguardo (per esempio il fatto che Corinna ha assunto un equipe medica personale che assiste il marito 24 ore al giorno) e ciò aumenta l'alone di mistero intorno al tedesco dando adito a diverse speculazioni.
Il furto delle cartelle cliniche
Se l'inchiesta giudiziaria riguardo all'incidente si è aperta e chiusa in brevissimo tempo (il procuratore di Albertville, Patrick Quincy, dopo appena un mese e mezzo proscioglie i gestori degli impianti e i dirigenti del comprensorio), c'è stata un'altra indagine che è durata più a lungo e che si è conclusa con una condanna e un suicidio. Si tratta di quella relativa al furto delle cartelle cliniche di Michael Schumacher proposte ad alcune testate giornalistiche tedesche, svizzere e inglesi, per la somma di 50 mila euro. Dopo una vera e propria caccia all'uomo viene arrestato un 54enne svizzero, dipendente della Rega, la società di elisoccorso svizzera incaricata del trasporto di Schumacher e della sua documentazione medica. Ma dopo un giorno dalla sua reclusione l'uomo viene trovato impiccato nella sua cella.
Todt, Badoer e gli altri: chi può fare visita a Michael Schumacher
Per limitare al massimo la fuoriuscita di notizie, soltanto in pochissimi hanno il permesso di far visita a Michael Schumacher. Oltre ai familiari solo Jean Todt, ex team principal del tedesco in Ferrari che ha dichiarato di vederlo almeno due volte al mese, Luca Badoer, ex collega del Kaiser e amico della famiglia Schumacher (con Michael che ha fatto da padrino di battesimo a suo figlio Brando), e pochissimi altri hanno il permesso di andare a trovare oggi il sette volte campione del mondo di Formula 1.
Dove sta Michael Schumacher: la villa sul Lago di Ginevra in vendita
Oltre che sulle sue condizioni di salute, un piccolo mistero si è creato anche intorno al posto in cui Michael Schumacher vive attualmente. Dopo esser stato dimesso dall'ospedale di Grenoble il tedesco è stato trasferito nella villa di Gland, sul Lago di Ginevra, in Svizzera. Nella casa in cui viveva insieme a Corinna, Mick e Gina-Maria anche prima dell'incidente sugli sci. Casa in cui però oggi non vivono più come dimostra il fatto che la villa è stata messa in vendita dalla famiglia Schumacher.
Non vi è l'assoluta certezza a riguardo, ma secondo le ultime indiscrezioni Michael Schumacher e la moglie si sono trasferiti da qualche tempo in Spagna, a Maiorca. Con la villa alle Baleari, utilizzata prima solo come residenza estiva che sembrerebbe esser diventata adesso la dimora fissa di Corinna e del sette volte campione del mondo di Formula 1.
Come sta Michael Schumacher oggi
Le notizie riguardo all'attuale stato di salute di Michael Schumacher sono pochissime, ma gli ultimi aggiornamenti arrivati direttamente dalla moglie fanno sapere che l'ex pilota della Ferrari ancora oggi è sottoposto a continue cure e che non è ancora tornato l'uomo che era prima dell'incidente:
"Stiamo insieme, viviamo insieme a casa. È in cura. Facciamo di tutto per migliorare le sue condizioni, per assicurarci che sia a suo agio e per fargli sentire la presenza della nostra famiglia, il nostro amore – svela infatti una commossa Corinna Betsch nel documentario ‘Schumacher' prodotto da Netflix –. Michael manca a tutti. Ma Michael c'è. È diverso, ma c'è".
La famiglia: la moglie Corinna e i figli Mick e Gina-Maria
Ciò che è certo è che Michael Schumacher continua a vivere attorniato dall'amore della sua famiglia. Su tutti la moglie Corinna Betsch, sua storica compagna di vita sposata nel 1995, che dal giorno dell'incidente ha dedicato la sua esistenza ad assistere il marito e portare avanti le sue tante iniziative benefiche (nelle quali è aiutata dall'ex ufficio stampa del marito Sabine Kehm).
Poi anche i due figli che cercano comunque di andare avanti nelle loro vite seguendo la propria strada. La primogenita oggi 24enne Gina-Maria ha seguito infatti le orme della mamma, grande appassionata di cavalli, diventando campionessa mondiale ed europea di Reining, la disciplina dell'equitazione che si ispira al lavoro dei cowboy. Mentre Mick, il più piccolo della famiglia, ha intrapreso la strada tracciata dal papà lanciandosi nella carriera da pilota automobilistico fin qui con ottimi risultati dato che, dopo esser stato campione di Formula 3 nel 2018 e di Formula 2 nel 2020, nel 2021 a 22 anni è approdato in Formula 1 con il team Haas.
Michael Schumacher, il pilota che ha riscritto la storia della Formula 1
Il giovane Mick ha dunque deciso di seguire le orme del padre Michael Schumacher che della Formula 1 è una vera e propria leggenda. Durante la sua permanenza nel Circus (ininterrottamente dal 1991 al 2006 prima di tornare poi dal 2010 al 2012) ha battuto tutti i record della F1 centrando sette titoli iridati e diventando al momento del ritiro definitivo il pilota più vincente di sempre nella categoria (titolo che adesso Lewis Hamilton cerca di strappargli).
L'esordio con la Jordan nel 1991, il passaggio alla Benetton e i primi due titoli iridati, il trasferimento alla Ferrari con cui ha riscritto la storia mettendo a segno l'incredibile striscia di 11 Mondiali vinti (5 piloti e 6 costruttori) consecutivamente dal 1999 al 2004, 91 vittorie, 155 volte sul podio e 68 pole position in 309 GP disputati lo hanno reso un mito del motorsport oltre ad uno dei piloti più amati di sempre.